Jack Teixeira resterà in carcere, almeno per ora. Il giudice federale David Hennessy nella corte federale di Worcester in Massachusetts, si è riservato di decidere e non ha detto quando emetterà la sua sentenza.
Il magistrato si era mostrato scettico alla tesi dell’avvocato difensore del giovane aviere della guardia Nazionale che ha diffuso online informazioni top secret sia sulle armi che entrano in Ucraina sia sulle tattiche di spionaggio degli Stati Uniti in tutto il mondo, mettendo in imbarazzo gli Stati Uniti con i suoi alleati. Arrestato in base alla legge sullo spionaggio per aver acquisito e trasmesso informazioni di difesa nazionale e documenti classificati senza autorizzazione, il giovane rischia almeno fino a 25 anni di prigione.
Teixeira è stato anche accusato di aver cercato di distruggere le prove che lo indicavano come responsabile di quello che viene considerato la più grave fuga di notizie di materiale militare dell’ultimo decennio.
Nadine Pellegrini, chief of National Security Division dello US Attorney del Massachusetts ha sostenuto che Jack Teixeira è a “serio rischio di fuga” e potrebbe avere altre informazioni di “grande valore per i paesi ostili”, e per questo sarebbe stato meglio farlo restare in carcere fino al processo.
Brendan Kelley l’avvocato di Teixeira ha sostenuto che il suo assistito non ha più accesso ai documenti riservati e ha accusato i pubblici ministeri di aver esagerato il pericolo di Teixeira per la sicurezza nazionale chiedendo che fosse rilasciato sotto la custodia di suo padre, ex militare ed agente penitenziario. Kelley ha proposto il rilascio su cauzione di 20 mila dollari e un braccialetto elettronico che segnala i suoi spostamenti.

Il magistrato non si è pronunciato e pertanto Jack Teixeira resterà in carcere in base all’“Espionage Act”, la legge del Congresso che punisce le attività di spionaggio, fino a quando il giudice Hennessy emetterà la sentenza.
Oltre all’indagine penale, procede anche quella del Pentagono per capire come sia stato possibile che l’aviere semplice, che lavora come tecnico informatico in un’unità di intelligence che ha il compito di assemblare dossier di informative, abbia potuto sottrarre indisturbato per mesi così tanto materiale. Ieri l’Air Force ha reso noto di aver sospeso il comandante del 102nd Intelligence Support Squadron, dove lavorava Teixeira e il comandante amministrativo e di aver rimosso temporaneamente l’accesso di ciascun alto funzionario ai sistemi e alle informazioni classificate fino alla conclusione dell’inchiesta interna.
Nella documentazione depositata i legali del Dipartimento di Giustizia hanno evidenziato le “minacce razziali” messe on line da Teixeira, colpevole a loro avviso di aver anche cercato di distruggere le prove. “I suoi tentativi appaiono calcolati per ritardare o prevenire al governo di capire la portata della sua condotta. Ogni eventuale sua promessa di restare a casa e non causare ulteriori danni vale quanto la sua promessa già infranta di proteggere le informazioni riservate” del Pentagono hanno affermato gli inquirenti.
Inoltre, l’Fbi ha trovato nella sua stanza un “arsenale” di armi e una maschera anti gas. I documenti rivelano come fra il 2022 e il 2023 Jack Teixeira abbia messo su Discord i suoi farneticanti messaggi di odio e della sua voglia di uccidere un “sacco di persone” nei luoghi affollati. Ma anche della sua intenzione di trasformare un minivan in un “camioncino killer”. Anni prima, quando ancora andava all’high school era stato sospeso dopo che un compagno l’aveva sentito parlare di “molotov, armi a scuola e di minacce razziste”. Una retorica che il giovane ha continuato ad usare sui social media, scrivono ancora i procuratori.
Su Internet si presentava come “OG” e usava un server da lui creato nel 2020 e controllato sulla piattaforma di messaggistica Discord. Il gruppo aveva diversi nomi, ma il più delle volte era conosciuto come Thug Shaker Central ed era composto da 20-30 persone, tutti ragazzi più giovani di lui. A partire dallo scorso anno OG ha cominciato a postare i documenti sul server in un gioco chiamato “Bear vs Pig”, un riferimento alla guerra in Ucraina ma anche un video virale che mostra i maiali che combattono contro un orso nero. Nei commenti OG incollava le copie dei documenti top secret che gli passavano davanti agli occhi per fare colpo con gli altri giocatori. Un “bimbo minkia” americano in uniforme, che voleva impressionare i suoi compagni di giochi on line e che ora rischia 25 anni di galera.