È un membro della gang MS-13 e da ieri è anche un assassino. Oscar Solis, un 30enne trasferitosi in Florida a gennaio dopo essere stato rilasciato in libertà vigilata dall’Indiana, ha rapito e smembrato un autista di Uber Eats senza un apparente motivo.
La vittima, Randall Cooke di 59 anni, è stata trascinata in casa e massacrata da Solis mentre stava completando l’ultima consegna della notte: poco prima aveva scritto alla moglie per dirle che sarebbe tornato a casa presto.
“Era solo un ragazzo che cercava di guadagnarsi da vivere per la sua famiglia”, ha dichiarato la polizia in conferenza stampa, definendo l’omicidio “demoniaco”. Quando i suoi sms sono rimasti senza risposta, la moglie di Cooke ha contattato le forze dell’ordine e denunciato la sua scomparsa la sera stessa.
Gli investigatori hanno contattato Uber Eats, che ha comunicato l’ultima posizione registrata dell’uomo quella sera indicando l’indirizzo di una strada residenziale a Holiday.
Dalle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno visto Solis il giorno seguente portare fuori dalla sua abitazione grandi sacchi della spazzatura. “Purtroppo – ha detto la polizia – all’interno di alcuni di quei sacchi abbiamo trovato resti umani”.
Solis, impiegato come guardia di sicurezza in uno strip club, è stato immediatamente arrestato e accusato di omicidio. La polizia sostiene che vittima e carnefice non si conoscessero e non è ancora chiaro il movente dell’assassinio. “Continuo a chiedermi: qual è il legame? – ha detto lo sceriffo Nocco – È un crimine orribile, ma non riusciamo a rispondere alla domanda: ‘Perché?'”.
Solis, che sulla fedina penale aveva già accuse di percosse, resistenza a pubblico ufficiale e accoltellamento, era stato rilasciato dal carcere pochi mesi fa dopo aver scontato quattro anni in Indiana per aggressione e furto con scasso.