I Talebani hanno ucciso il leader della cellula dello Stato Islamico responsabile dell’attentato all’aeroporto internazionale di Kabul nell’agosto del 2021, che ha causato la morte di 13 soldati statunitensi e di 170 civili.
La notizia, hanno dichiarato i funzionari americani, è arrivata nelle stanze del governo all’inizio del mese, anche se non si è ancora chiarito se il membro dell’ISIS fosse l’obiettivo dell’operazione o se sia morto in uno dei numerosi scontri tra talebani e combattenti dello Stato Islamico.
“Non hanno potuto darmi il nome dell’uomo ucciso, né i dettagli dell’operazione”, ha detto Darin Hoover, il padre del sergente Taylor Hoover del Corpo dei Marines venuto a mancare durante l’attacco di Kabul.
Hoover ha detto che, sebbene non si aspettasse che i militari condividessero tutto ciò che sapevano, la telefonata lo ha fatto sentire “frustrato”.
“Voglio che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità”, ha detto Hoover. “Che dica: ‘Abbiamo sbagliato. Non succederà più’. Non può accadere di nuovo, mio figlio ha perso la vita. Questo è ciò che voleva fare, e questo è ciò che è successo – e ora siamo tutti trattati come spazzatura”.
L’evacuazione del 2021 dall’Afghanistan e le sue conseguenze continuano ad essere oggetto di un acceso dibattito a Capitol Hill, dove i repubblicani hanno spesso criticato Joe Biden.
I legislatori del Partito Repubblicano hanno accusato la Casa Bianca di essere direttamente responsabile dei fallimenti dell’uscita dal Paese, definendo i funzionari dell’amministrazione degli inetti.
I Democratici hanno ampiamente difeso i loro funzionari, sostenendo che abbiano fatto del loro meglio in una situazione difficile e accusando il predecessore Donald Trump di aver fatto un accordo con i Talebani che impegnava gli Stati Uniti ad uscire dall’Afghanistan.