Tutti gli italiani che hanno voluto lasciare il Sudan sono stati trasferiti a Gibuti e nella prima serata raggiungeranno Roma.
A comunicarlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in un tweet questa mattina ha aggiunto che hanno deciso di rimanere nel Paese africano solo alcuni volontari di Emergency e diversi missionari.
Gli altri “rientreranno in Italia con un volo dell’aeronautica militare verso le 18:30-19:00 all’aeroporto di Ciampino”, ha aggiunto il capo della Farnesina. “Stanno tutti bene, voglio ringraziare chi ha partecipato a questa operazione difficile”.
Oltre all’Italia, anche i Governi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Russia, Canada, Spagna, Arabia Saudita, Egitto e Turchia hanno annunciato l’evacuazione dei propri connazionali (in primis il personale diplomatico) dal Sudan – dove dal 15 aprile sono in corso intensi combattimenti tra l’esercito sudanese, guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan, e le milizie paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (RSF), guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo – noto come Hemedti.