Moonbin, celebre artista K-pop, è morto mercoledì scorso all’età di 25 anni. A riportarlo è stata la sua casa discografica in un comunicato.
Secondo la polizia, citata dai media sudcoreani, a ritrovare il cadavere di Moon è stato il suo manager all’interno dell’appartamento della star a Seul.
“Sembra che si sia tolto la vita, ma è in corso l’autopsia per determinare l’esatta causa del decesso”, ha dichiarato la polizia. Moonbin “ha lasciato inaspettatamente il nostro mondo ed è diventato una stella del cielo”, si legge in un tributo della sua etichetta discografica Fantiago.
Moon aveva iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo negli anni 2000 come giovane attore e modello. A 11 anni aveva debuttato come attore nella nota serie drammatica coreana Boys Over Flowers. Nel 2016, all’età di 18 anni, è entrato a far parte della nota boy band Astro – che malgrado non abbia la stessa popolarità all’estero di BTS o Blackpink – è al contrario assai famoso in Corea del Sud.
La casa discografica ha anche chiesto di “astenersi da notizie speculative e malevole”, in modo che la famiglia di Moonbin possa rendergli omaggio in privato.
Tra le nazioni ricche, la Corea del Sud ha il più alto tasso di suicidi di adolescenti. I decessi tra i ventenni sono in aumento, e negli ultimi anni ci sono stati quattro suicidi solo nel settore del K-pop (Goo Hara, Sulli, Minwoo, e Jonghyun).