Fox News ha accettato di pagare 787 milioni di dollari alla Dominion Voting System e paradossalmente insiste nel dire che non ha fatto nulla di male. Un pagamento record nella storia del giornalismo per evitare un procedimento giudiziario che avrebbe potuto danneggiare maggiormente sia la rete televisiva che giornalisti e dirigenti della Fox News.
Ruperth Murdoch non è nuovo a tirare fuori il portafoglio quando la giustizia scopre le magagne delle sue aziende, come fu per lo scandalo delle registrazioni telefoniche dei suoi giornali britannici da parte di News of The Word, Sunday Times e Sun. Il suo News Group Newspaper pagò anche allora, e allora come oggi, l’intramontabile editore australiano-americano afferma che era all’oscuro di tutto.
L’importo che Fox News dovrà pagare a Dominion è enorme ma l’accordo senza le scuse formali della rete televisiva, che con la sua disinformazione ha dato larghissimo spazio alla propaganda dell’ex presidente, lascia l’amaro in bocca ai giornali responsabili della società americana anche se il network televisivo di Murdoch resterà sempre nella lista dei “falsari”.
Il primo round è costato a Fox quasi 800 milioni di dollari. Nelle prossime settimane a New York comincerà la causa per diffamazione intentata dalla Smartmatic, un’altra società di tecnologia di voto, che ha citato in giudizio Fox dopo le elezioni del 2020 e chiede 2,7 miliardi di dollari di danni sia al canale televisivo che ad altri imputati. “Il contenzioso di Dominion ha messo in luce parte della cattiva condotta e dei danni causati dalla campagna di disinformazione di Fox”, ha dichiarato Erik Connolly, l’avvocato della Smartmatic “Noi metteremo in luce quello che la Fox ha voluto nascondere con l’accordo con la Dominion. Smartmatic è impegnata a riabilitare il suo nome, recuperare i significativi danni arrecato alla società e ritenere Fox responsabile per aver minato la democrazia”.

Tutte e due, Dominion e Smartmatic inoltre hanno citato in giudizio le reti televisive di propaganda della destra, Newsmax e OAN, che sono andate anche oltre Fox News nella loro promozione delle false teorie dei complotti sui brogli elettorali.
Un portavoce di Newsmax ha affermato alla CNN che il caso della Dominion contro la sua società è diverso da quello contro Fox. “Newsmax ritiene che i fatti siano materialmente diversi da quelli che hanno spinto Fox ad accordarsi e nessuna conclusione su Newsmax dovrebbe essere tratta da tale accordo. Newsmax sostiene la sua copertura e le sue analisi delle elezioni del 2020 e continuerà a difenderle con forza”.
Dominion ha anche azioni legali in corso contro gli alleati dell’ex presidente Donald Trump, Rudy Giuliani, Sidney Powell e Mike Lindell, che erano i maggiori portavoce per diffondere le menzogne di Trump sulle elezioni rubate.
Dopo l’accordo di ieri gli avvocati di Dominion hanno affermato che l’esito del caso Fox ha dato loro nuovo slancio negli altri casi. Questo perché il giudice della Corte Superiore del Delaware, Eric Davis, ha emesso una serie di sentenze preliminari a favore di Dominion, respingendo le principali difese del Primo Emendamento di Fox. “Tutte queste decisioni avranno un enorme impatto sulle future cause”, ha detto Davida Brook, una degli avvocati della Dominion. Un altro avvocato della società che produce le macchine elettroniche per il voto, Justin Nelson, ha aggiunto in un’intervista alla CNN che l’accordo raggiunto con Fox News “invia un chiaro messaggio alle altre sette cause legali che la Dominion sta preparando”.
Secondo l’agenzia stampa Reuters gli azionisti della Fox stanno cercando i documenti aziendali interni che rivelerebbero se il consiglio di amministrazione e la leadership di Fox hanno adeguatamente supervisionato la copertura delle infondate affermazioni dei brogli elettorali di Donald Trump.

“Dato che ci sono altre battaglie legali in vista – scrive Reuters – Fox potrebbe temporeggiare e non far cadere l’ascia su nessuno. (Alcuni osservatori dei media si sono interrogati sul destino di Suzanne Scott, CEO di Fox News). Ma se la società dovesse essere penalizzata con un altro enorme accordo, le teste cominceranno a rotolare”.
“Murdoch probabilmente non subirà alcun grande contraccolpo – afferma Barry Diller, il fondatore di Fox Boadcasting ompany a Semafor – la reputazione di Murdoch non può essere peggiorata”.
Secondo Semafor lo stesso Rupert Murdoch chiese il licenziamento dell’analista politico della Fox Chris Stirewalt, che aveva fornito la notizia vera della sconfitta di Donald Trump in Arizona nel 2020, mentre Fox si affrettava a placare Trump ei suoi sostenitori.
Ora Stirewalt vuole sapere chi verrà licenziato dalla Fox dopo l’accordo da 787 milioni di dollari. “La parte che mi interessa è capire chi sarà licenziato? Quali saranno le conseguenze all’interno dell’azienda?” ha detto a Semafor. “Fox stava cercando di resettare azienda e l’informazione dopo la sconfitta di Trump. Non lo hanno fatto e sono rimasti prigionieri della loro stessa audience che continuava a sostenere le tesi dell’ex presidente. Ora che hanno perso 787 milioni devono pensare alla prossima causa in cantiere con Smartmatic. Sarà interessante vedere quale nuovo approccio adotteranno”.