L’America che spara. Da Nord a Sud i proiettili sono la prima risposta ad una domanda. È successo a Kansas City, è successo nello Stato di New York.
Ralph Yar, un ragazzo nero di 16 anni di Kansas City, in Missouri, verso le 10 di sera di giovedì scorso era andato a prendere i due fratelli più piccoli che erano andati a giocare a casa di alcuni compagni di scuola. Ha sbagliato indirizzo e ha premuto il campanello della casa di Andrew Lester, bianco di 84 anni, che senza aprire la porta gli ha sparato due colpi di pistola. Il giovane è stato ferito ma è riuscito a fuggire e a bussare alla porta di diverse case prima che qualcuno chiamasse la polizia.
A New York, invece sabato una giovane donna, che era in auto con altri tre amici, è stata uccisa centrata dai proiettili sparati dal proprietario di una casa di campagna dopo che l’auto su cui la giovane si trovava era andata all’indirizzo sbagliato.
Due tragici fatti che evidenziano la piaga delle armi in mano a persone che non dovrebbero averle in un’America sorda alla necessità di cambiare le leggi.
A Kansas City poi c’è stato anche il fatto che gli agenti non volevano arrestare Andrew Lester fino a quando non ci sono state le dimostrazioni di piazza. Perché dopo la sparatoria Andrew Lester era stato interrogato dalla polizia, ma è stato rilasciato. Solo dopo le proteste da parte della comunità afroamericana che ha attirato l’attenzione nazionale, le autorità hanno emesso un mandato di arresto per l’uomo e il procuratore Zachary Thompson ha riconosciuto che in effetti “c’è una componente razziale”.

L’anziano Andrew Lester, tuttavia ancora ad oggi non è stato preso in consegna dagli agenti. In una dichiarazione il suo avvocato ha detto alla polizia che ferire il giovane Ralph Yar era “l’ultima cosa che Lester voleva fare, ma era spaventato a morte”, nel vederlo davanti alla sua porta, data la sua età avanzata e l’impossibilità di difendersi. L’uomo ha detto che “credeva di proteggersi da uno scontro fisico” e si è mostrato preoccupato per la vittima.
Nello stato di New York sabato Kaylin Gillis è stata uccisa con un colpo di fucile dopo che l’auto su cui si trovava era andata all’indirizzo sbagliato. Lo sceriffo della contea di Washington, Jeffrey Murphy, ha detto che la giovane era in macchina con altre tre persone alla ricerca della casa di un loro amico ad Hebron, vicino Saratoga Springs. Arrivati alla fine di un vialetto hanno visto il padrone della casa e la persona alla guida dell’auto ha chiesto se quella fosse l’abitazione del loro amico. Per tutta risposta Kevin Monahan, 65 anni, ha sparato due colpi di fucile centrando la povera donna.
Poichè la zona è rurale non c’era possibilità di usare il telefono e il gruppo è fuggito nel vicino villaggio di Salem, a nord-est di Albany, e da lì è stata chiamata la polizia e un’ambulanza, ma per Kaylin Gillis che aveva perso molto sangue non c’è stato più nulla da fare. Quando gli agenti sono arrivati a casa di Monahan per indagare sulla sparatoria, l’uomo si è barricato in casa, ha detto lo sceriffo. Le autorità hanno parlato con lui per circa un’ora prima di prenderlo in custodia. Monahan è stato arrestato e trasferito nella prigione della contea di Warren con l’accusa di omicidio di secondo grado. “Non c’era chiaramente alcuna minaccia da parte di nessuno nel veicolo”, ha detto lo sceriffo Murphy. “Non c’era motivo per Monahan di sentirsi minacciato”.

Due sparatorie che hanno riaperto il dibattito nel Paese sulle leggi “stand your ground”, difendi il tuo territorio, che permettono di usare le armi se una persona si sente minacciata, come avvenne in Florida quando nel 2012 fu ucciso il 17enne Trayvon Martin da un uomo bianco che faceva le ronde di controllo nel quartiere.
“Dobbiamo essere chiari: nessun ragazzo deve vivere nella paura di essere colpito perché suona all’indirizzo sbagliato”, ha dichiarato Gabrielle Giffords, ex deputata democratica, moglie del senatore democratico dell’Arizona Mark Kelly, ferita in una sparatoria nel 2012, che è diventata una dei leader del movimento per il controllo delle armi.
Il Rev. Vernon Howard, presidente della Southern Christian Leadership Conference di Greater Kansas City, ha definito la sparatoria un “crimine carico di odio”. La vicepresidente Kamala Harris ha scritto su Twitter che “Nessun bambino dovrebbe mai vivere nella paura di essere colpito per aver suonato al campanello sbagliato”.
Gli avvocati per i diritti civili della famiglia di Yarl, Ben Crump e Lee Merritt, hanno affermato in una dichiarazione che Biden ha chiamato la famiglia di Yarl e ha offerto “preghiere per la salute di Ralph e per la giustizia”.
Crump è il legale che ha rappresentato molte delle famiglie delle vittime di colore uccise, compresi quelli di Trayvon Martin, Michael Brown, Ahmaud Arbery, Breonna Taylor e George Floyd, si è chiesto perché Andrew Lester non sia ancora stato arrestato. “Crediamo tutti che se i ruoli fossero stati invertiti la polizia lo avrebbe arrestato immediatamente”.