Lo hanno svegliato nel cuore della notte, ammanettato, messo sotto la doccia e interrogato per quasi un’ora. Salvo rendersi poi conto di aver sbagliato persona.
È successo martedì sera all’hotel Revere di Boston, dove alcuni agenti dell’FBI e del Dipartimento della Difesa hanno fatto irruzione nella stanza sbagliata: la numero 1505 – quella in cui, fino a quel momento, stava tranquillamente dormendo un incensurato pilota della Delta Air Lines.
Peccato che l’obiettivo del raid fosse invece nella stanza accanto. E che in quest’ultima ad aspettarli non fosse peraltro un pericoloso criminale – bensì un collega che avrebbe dovuto interpretare il ruolo di un sospettato durante un’esercitazione di polizia.
Gli agenti federali stavano infatti conducendo un’esercitazione nell’albergo quattro-stelle situato nel vivace Theater District “per simulare una situazione che il loro personale potrebbe incontrare in uno scenario operativo”, ha dichiarato l’FBI in un comunicato.
“Sulla base di informazioni imprecise”, tuttavia, gli agenti “sono stati erroneamente inviati nella stanza sbagliata e hanno trattenuto un individuo e non l’impersonificatore previsto”, si legge. “Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito”.
Dopo circa 45 minuti di interrogatorio, l’uomo sulla trentina è stato liberato con le sommesse scuse dei suoi ‘rapitori’. La divisione di Boston dell’FBI sta ora esaminando lo scambio di persona con il Dipartimento della Difesa “per ulteriori azioni ritenute appropriate”.