I detenuti federali a cui è stato permesso di completare il loro periodo di detenzione a casa durante l’epidemia di COVID-19 avranno il diritto di continuare a farlo quando, il prossimo mese, terminerà il periodo di emergenza sanitario. A stabilirlo sono le nuove linee guida emesse martedì dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Nel marzo 2020 il Congresso aveva permesso al Dipartimento di Giustizia la possibilità di concedere gli arresti domiciliari a un numero più alto di detenuti federali per reati di basso livello e non violenti – una tattica per impedire che il coronavirus si diffondesse nel sistema carcerario federale.
La misura era tuttavia destinata a scadere il prossimo 11 maggio, data in cui decadrà ufficialmente lo stato d’emergenza federale dovuto al Covid-19.
“Questa norma finale chiarisce che il direttore del Bureau of Prisons ha la facoltà di garantire che coloro che hanno compiuto progressi riabilitativi e rispettato le condizioni di detenzione domiciliare non vengano inutilmente riportati in carcere”, ha dichiarato il procuratore generale Merrick Garland in un comunicato.
Garland ha aggiunto che il dipartimento rimane impegnato “nella transizione di successo delle persone in regime di detenzione domiciliare verso la società”.
Più di 12.000 detenuti sono stati tenuti in regime di detenzione domiciliare dal marzo 2020. Secondo l’agenzia, solo una piccola percentuale di persone è stata rimandata in carcere per nuovi reati.