Un macabro tentativo di vendicarsi dell’ex marito. Sarebbe questo il movente di una donna della Virginia che mercoledì è stata condannata per aver ucciso le sue due figliolette, una delle quali si sarebbe trasferita proprio con il padre in Missouri nei giorni successivi.
Secondo il Washington Post, la 37enne Veronica Youngblood ha confessato di aver ucciso le sue bambine Brooklynn, 5 anni, e Sharon, 15 anni, nell’agosto del 2018 – ma ha contestualmente dichiarato l’infermità mentale. La giuria, tuttavia, non ha ritenuto che la malattia mentale abbia giocato un ruolo significativo negli omicidi, e ha perciò dichiarato Youngblood colpevole di omicidio di primo grado e di uso di armi da fuoco.
Secondo l’avvocato difensore di Youngblood, l’imputata di origine argentina è una ragazza cresciuta in povertà e vittima di abusi fisici e sessuali da parte della sua famiglia – e che si era data alla prostituzione dopo aver dato alla luce la figlia maggiore alla tenera età di 16 anni.
Poco prima del duplice delitto, la donna avrebbe dato ai figli dei sonniferi per evitare che potessero fermare la sua furia nella loro residenza di McLean, in Virginia. Quindi, la killer avrebbe contattato l’ex marito, Ron Youngblood – mentre una figlia adolescente era ancora in fin di vita – per dirgli che lo disprezzava e che aveva sparato ai bambini.
Secondo le autorità, la piccola Brooklyn è stata colpita alla testa ed è morta sul colpo – mentre Sharon è stata colpita a petto e schiena, ed è stata dichiarata deceduta in ospedale.