Il presidente statunitense Joe Biden ha firmato lunedì una legge che richiede la declassificazione delle informazioni relative alle origini del COVID-19, “compresi potenziali legami con l’istituto di virologia di Wuhan”. A renderlo noto è stata la Casa Bianca.
“Nell’attuare questa norma, la mia amministrazione declassificherà e condividerà la maggior parte possibile di queste informazioni, coerentemente con la mia autorità costituzionale di proteggere dalla divulgazione di informazioni che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale”, ha dichiarato Biden in un comunicato.
Prima di essere firmata dal leader USA, la legge è passata senza alcuna opposizione al Senato e alla Camera dei Rappresentanti di Washington.
Da quando sono stati rilevati i primi contagi umani nella città cinese di Wuhan alla fine del 2019, la politica statunitense si è interrogata sulle reali origini dell’epidemia, con appelli bipartisan a un maggiore pressing nei confronti di una Cina ritenuta fin troppo reticente.
La discussione si è riaccesa il mese scorso quando il Dipartimento dell’Energia e l’FBI avrebbe stabilito che l’epidemia è stata molto probabilmente causata da una fuga di notizie dai laboratori cinesi, cosa che Pechino nega.