James Reimer, portiere canadese dei San Jose Sharks, ha deciso di non indossare la maglietta di riscaldamento realizzata in appoggio alla comunità LGBTQIA+ per la “Notte dell’Orgoglio” che la sua squadra di hockey ha ufficialmente appoggiato. Reimer, per questa sua scelta, è rimasto senza giocare nella partita contro i New York Islanders.
Il portiere, che finora aveva disputato 35 incontri, ha motivato il suo diniego con un post sui social: “Non volevo andare contro le mie convinzioni personali che si basano sulla Bibbia”. “Sono cristiano – ha continuato – non solo come definizione ma come scelta di vita. Ho una fede personale in Gesù Cristo, morto sulla croce per i nostri peccati per chiederci di amare chiunque e di seguire lui. Nel mio cuore non provo odio per nessuno e ho sempre trattato tutti coloro che incontro con rispetto. In questa circostanza, ho scelto di non appoggiare qualcosa che è contraria alle mie personali convinzioni basate sulla Bibbia, l’autorità più alta nella mia vita. Credo fermamente che ogni persona abbia un grandissimo valore e che la comunità LGBTQIA+, come tutte le altre, debba essere accolta in tutti gli aspetti del gioco dell’hockey”.
Gli Sharks hanno preso atto della scelta del loro giocatore, dichiarando di “accettere i diritti delle persone di esprimersi, nel modo che vogliono e se vogliono, indipendentemente dall’argomento”.
Reimer è però cosciente che la sua decisione potrà compromettere il suo futuro sportivo: “Mentirei se dicessi di non saperlo. Sono certo che ci sono persone nella proprietà o nella dirigenza che non vedranno la mia decisione con favore. Ma allo stesso tempo ci sono persone che mi rispettano per aver difeso ciò in cui credo”.