Risarcire gli afroamericani per i decenni di razzismo sistemico.
È l’idea della città di San Francisco, che martedì ha iniziato a valutare oltre 100 raccomandazioni per ovviare al problema della discriminazione dei neri. Tra le varie proposte ci sono il pagamento di 5 milioni di dollari a ogni adulto afroamericano idoneo, la cancellazione dei debiti e degli oneri fiscali, redditi annuali garantiti di almeno 97.000 dollari per 250 anni, e case a San Francisco vendute per un solo dollaro a famiglia.
L’iniziativa, che mira a cancellare secoli di schiavitù e di razzismo sistematico che hanno penalizzato i neri americani nel campo dell’istruzione, dell’economia e in altre sfere della vita americana.
In passato gli abitanti neri costituivano più del 13% della popolazione di San Francisco. Più di mezzo secolo dopo, rappresentano meno del 6% dei residenti ma il 38% dei senzatetto della città. I risarcimenti tentano di riparare ai torti storici inflitti alla comunità afroamericana, concentrandosi specialmente sul trattamento discriminatorio durante il periodo di “rinnovamento urbano” tra gli anni ’50 e ’70 – che ha comportato la demolizione di un fiorente quartiere nero e lo sradicamento di quasi 20.000 persone in nome dello “sviluppo economico”,
L’adozione di uno qualsiasi dei suggerimenti farebbe di San Francisco la prima grande città degli Stati Uniti a finanziare le riparazioni. Secondo una stima dell’Hoover Institution dell’Università di Stanford, tuttavia, il costo per ogni famiglia non nera della città sarebbe di almeno 60.000 dollari – una cifra-monstre che ha spinto i detrattori a definire l’idea politicamente e finanziariamente insostenibile.
Anche se martedì il Consiglio ha espresso all’unanimità il proprio sostegno alle riparazioni, l’organismo ha ancora la possibilità di accettare, respingere o modificare alcuni o tutti i suggerimenti. A giugno è previsto il rapporto finale della commissione.