I correntisti di Svb, la banca californiana Silicon Valley Bank, hanno preso d’assalto gli sportelli nel tentativo di portare via i soldi dal conto, dopo la notizia di crisi di liquidità e commissariamento.
Nelle diciassette filiali americane della banca, specializzata nel finanziare le startup, c’è stato il caos, con scene di disperazione. In quella di Manhattan, a New York, il direttore ha dovuto chiamare la polizia perché decine di finanzieri, tra cui l’ex top manager di Lyft, Dor Levi, si erano presentati di mattina presto fuori dalla sede di Park Avenue per cercare di riavere i propri soldi.
Le scene hanno ricordato quelle della Grande Recessione di un secolo fa. La perdita di 1,8 miliardi di dollari da parte di Svb ha scatenato il panico. Gli investitori hanno garantita la restituzione di 250 mila dollari, in caso di bancarotta, ma questa rappresenta, spesso, solo una piccola parte dei fondi immessi. Ashley Tyrner, CEO di un’azienda di alimentazione e benessere, FarmboxRx, ha confessato di aver messo nella banca almeno dieci milioni di dollari.
“Queste – ha confessato al New York Post – sono le diciotto ore più brutte della mia vita”.