La Casa Bianca starebbe pensando di riprendere la politica di detenzione delle famiglie di immigrati sorprese ad attraversare il confine tra Stati Uniti e Messico, ribaltando una precedente decisione che aveva interrotto la pratica. Ad anticiparlo sono quattro attuali ed ex funzionari statunitensi consultati da Reuters.
Nel febbraio 2022, infatti, l’amministrazione Biden aveva dichiarato di voler ospitare solamente clandestini adulti nei centri di detenzione allestiti sulla frontiera meridionale, laddove la politica di Trump era stata quella di detenere intere famiglie.
Secondo le fonti, che hanno preferito rimanere anonime, l’amministrazione Biden starebbe anche valutando la possibilità di arrestare le famiglie di immigrati che vivono già negli Stati Uniti ma per i quali è stata ordinata l’espulsione. Un portavoce del Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha chiarito che non sono state prese decisioni definitive e che “l’amministrazione continuerà a dare priorità a un trattamento sicuro, ordinato e umano dei migranti”.
La Casa Bianca teme che, quando lo stato di emergenza Covid-19 volgerà al termine il prossimo 11 maggio, la decadenza delle restrizioni all’immigrazione possa portare a un vertiginoso aumento degli attraversamenti illegali della frontiera.
Il presidente Joe Biden, che all’inizio del suo mandato si era impegnato a invertire le dure politiche sull’immigrazione varate dall’allora commander-in-chief Donald Trump, ha però finito con l’abbracciare molte delle misure del predecessore a causa dell’aumento dei flussi migratori alla frontiera.