Si tratterebbe di un “attacco coordinato” quello che ieri ha messo a ferro e fuoco un futuro centro di addestramento della polizia nella periferia di Atlanta – che i detrattori hanno polemicamente ribattezzato “Cop City”.
Nella giornata di domenica, decine di manifestanti hanno assediato la struttura di formazione per la sicurezza pubblica del valore di 90 milioni di dollari. Secondo il resoconto della polizia, i vandali “hanno indossato abiti neri, sono entrati nell’area di costruzione e hanno iniziato a lanciare grosse pietre, mattoni, molotov e fuochi d’artificio contro gli agenti di polizia”.
35 persone sono state finora prese in custodia. In alcuni video è possibile notare intense nubi di fumo e fiamme levarsi dal luogo degli scontri, e sebbene non sia chiaro se qualcuno sia rimasto ferito, la polizia di Atlanta ha dichiarato che i danni provocati dagli agitatori “potrebbero aver causato danni alle persone”.
Non è la prima volta che le manifestazioni contro la struttura hanno un epilogo violento. Lo scorso gennaio, un manifestante 26enne aveva perso la vita dopo essere stato colpito dal proiettile di un poliziotto.
Ad opporsi al progetto della “Città dei poliziotti” sono sia le organizzazioni anti-polizia sia gli ambientalisti – con questi ultimi che contestano la scelta di costruire la struttura in una vasta area boschiva della contea di DeKalb. Quando verrà portata a conclusione, la cittadella della polizia conterrà aule, un anfiteatro e strutture per l’addestramento dei poliziotti.