“Siamo nel periodo più pericoloso della nostra storia, rischiamo una terza guerra mondiale ma io la eviterò”. Lo ha promesso l’ex presidente Donald Trumo al CPAC, la convention dei repubblicani alle porte di Washington.
“Metterò fine alla guerra in Ucraina in un giorno, andrò d’accordo con Putin”, ha sottolineato il tycoon newyorkese, respingendo le accuse di essere stato troppo leggero con Putin durante la sua presidenza. “Sono stato l’unico presidente a non avere guerre e con il quale la Russia non ha preso alcun Paese”, ha proseguito, ricordando il blitz di Mosca in Georgia con Bush, l’annessione della Crimea sotto Obama e l’invasione dell’Ucraina con Biden. Un’invasione che, ha detto, “non sarebbe mai successa” con lui alla Casa Bianca.
Le invettive di Trump hanno però avuto due bersagli privilegiati: la Cina e Biden. Nei confronti della prima, il candidato GOP ha lanciato una proposta in 4 anni per eliminare tutte le importazioni dalla Cina e rendere gli USA totalmente indipendenti dal Dragone.
Trump ha quindi promesso che “cacceremo Joe Biden dalla Casa Bianca” per “finire quello che abbiamo iniziato”. Nel suo discorso il tycoon newyorkese ha attaccato l’establishment del partito, i falsi repubblicani e i repubblicani dell’America dei Bush. “Siamo un Paese in declino, ma non saremo mai un Paese socialista”, ha avvisato nel suo primo discorso importante dopo la ricandidatura alla Casa Bianca, denunciando i confini aperti e l’emergenza immigrati.
L’ex presidente Donald Trump ha poi rivelato che continuerà la sua terza campagna presidenziale anche se verrà incriminato. «Assolutamente, non penserei nemmeno di lasciare», ha detto ai giornalisti.