Il direttore dell’Fbi, Christopher Wray, ha affermato in una intervista a Fox News che dalle indagini svolte il Covid-19 “molto probabilmente” ha avuto origine in un “laboratorio controllato dal governo cinese”.
“L’Fbi ha valutato da tempo che l’origine della pandemia è stata molto probabilmente per un incidente di laboratorio”, ha spiegato.
Nella sua intervista, Wray ha accusato Pechino di aver “fatto del suo meglio per cercare di contrastare e offuscare” gli sforzi per identificare la fonte della pandemia globale.
La Cina ha resistito fin dai primi giorni della pandemia a un’indagine completa e trasparente sulle sue origini, alimentando voci e speculazioni. Data la totale mancanza di cooperazione da parte delle autorità cinesi le teorie su come il virus si sia trasmesso dagli animali agli esseri umani resta ancora un mistero. Il primo caso accertato è avvenuto a Wuhan, al locale mercato. In questa città ci sono anche due laboratori super segreti in cui vengono svolte ricerche sui virus in particolare su quelli trasmessi dai pipistrelli. Come si svilupparono i primi focolai del virus i ricercatori cinesi dei laboratori vennero trasferiti e non c’è stata possibilità per poterli contattare nè da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, né da parte dei virologhi americani che svolgevano con i colleghi le ricerche.
La Cina ha sempre negato che l’origine della pandemia sia stata per una fuga da un laboratorio a Wuhan, definendo l’accusa diffamatoria. Nei giorni scorsi anche il Dipartimento dell’Energia aveva avanzato l’ipotesi che il Covid fosse uscito dai laboratori di Wuhan. Il virus è stato identificato per la prima volta a Wuhan nel dicembre 2019 prima di diffondersi in tutto il mondo e uccidere quasi 7 milioni di persone.

I commenti di Christopher Wray seguono un rapporto del Wall Street Journal di domenica secondo cui il Dipartimento dell’Energia aveva esaminato la possibilità che la pandemia fosse il risultato di un incidente di laboratorio. Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha detto lunedì che il governo non ha raggiunto una conclusione definitiva e un consenso sulle origini della pandemia.
La Cina ha denunciato i commenti di Wray, affermando di essere fermamente contraria a qualsiasi forma di “manipolazione politica” dei fatti e ha promosso un’altra teoria, suggerendo che il COVID-19 potrebbe essere passato agli esseri umani da alimenti surgelati spediti da altre parti del mondo.
Wray ha affermato di non poter condividere molti dettagli della valutazione dell’agenzia perché erano riservati. Ha accusato il governo cinese di “fare del suo meglio per cercare di contrastare e offuscare” gli sforzi degli Stati Uniti e di altri per saperne di più sulle origini della pandemia.
Dopo che l’ex presidente Donald Trump ha cercato di usare la pandemia per screditare la Cina, l’origine del virus è diventato oggetto di un feroce dibattito politico che ha offuscato la ricerca della verità perché secondo i ricercatori occidentali è molto importante stabilire dove sia nato il primo focolaio del virus per poter capire sia la velocità della trasmissione sia come la mutazione virale sia avvenuta.
Quando l’Australia ha chiesto agli ispettori internazionali di consentire l’accesso alla Cina nel 2020 per indagare sulle origini del COVID-19, Pechino ha risposto con ampie sanzioni economiche. Tuttavia, la Cina ha consentito agli investigatori dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) di entrare nel paese come parte di un’indagine congiunta. Il rapporto dell’OMS del marzo 2021 ha rilevato che molto probabilmente ha avuto origine in natura e ha descritto la teoria delle fughe di laboratorio come “estremamente improbabile”, ma ha aggiunto che la Cina non era stata collaborativa e che gli investigatori non avevano potuto intervistare i biologhi degli istituti di Wuhan.
Molti ricercatori occidentali hanno criticato l’OMS per aver respinto troppo frettolosamente la tesi delle fughe di laboratorio e ha indicato le lacune del rapporto perché molti indizi sulla possibilità che si sia trattato di un incidente durante una ricerca non erano stati presi in considerazione.
La Cina ha rifiutato le richieste di un’indagine di follow-up e ha indicato un rapporto di uno dei suoi principali virologi che ha trovato diversi ceppi di coronavirus che potrebbero fare il salto verso l’uomo nelle caverne dei pipistrelli vicino a Wuhan nel 2015.
Nel maggio 2021, i media statunitensi hanno riferito che le agenzie di intelligence avevano scoperto che diversi dipendenti del laboratorio di Wuhan erano stati ricoverati in ospedale nel novembre 2019, settimane prima dei primi casi registrati di COVID-19.