La segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen si è recata a sorpresa lunedì a Kiev, dove ha ribadito l’impegno di Washington a continuare a fornire aiuti economici all’Ucraina.
In occasione dell’incontro con il premier ucraino Denys Shmyhal, la ministra dell’Economia di Biden ha promesso un altro piano multimiliardario per aiutare l’economia del Paese, a cui Washington ha già fornito circa 50 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza, economica e umanitaria.
Shmyhal ha elogiato Yellen come “amica dell’Ucraina” e ha espresso gratitudine all’amministrazione dem per la sua assistenza. Secondo Shmyhal, lo squilibrio fiscale dell’Ucraina è già di 38 miliardi di dollari ma gli Stati Uniti forniranno altri 10 miliardi di dollari di aiuti entro settembre.
Nei loro colloqui, Shmyhal e Yellen hanno affrontato anche i temi delle sanzioni alla Russia e la possibilità di utilizzare i beni congelati agli oligarchi di Mosca per aiutare la ripresa economica dell’Ucraina. Yellen ha sottolineato la necessità di combattere la corruzione e ha lodato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aver messo in atto politiche volte a promuovere l’apertura nella distribuzione degli aiuti.
Economic support from the U.S. and our allies is helping to maintain vital government functions like schools, hospitals, and emergency services. By providing it, we’re strengthening Ukraine’s home front and bolstering their ability to resist Russia’s invasion on the battlefield. pic.twitter.com/DqSPHOpOqi
— Secretary Janet Yellen (@SecYellen) February 27, 2023
Intanto si fa sempre più duro lo scontro a distanza tra Cina e Stati Uniti – che vede l’Ucraina (e la Russia) sullo sfondo. Lunedì Pechino ha dichiarato che Washington “non ha alcun diritto” di puntare il dito contro le relazioni sino-russe, in risposta alle accuse del capo della CIA Burns e del segretario di Stato Blinken sul possibile invio cinese di “attrezzature letali” a Mosca per aiutarla nella guerra contro l’Ucraina.
“La Cina ha promosso attivamente i colloqui di pace e la soluzione politica della crisi ucraina. Gli Stati Uniti non hanno il diritto di puntare il dito sulle relazioni Cina-Russia e non accettiamo imposizioni”, ha dichiarato Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Che poi ha bacchettato proprio Washington. “Gli Stati Uniti non solo hanno continuato a inviare armi letali sul campo di battaglia in Ucraina, ma hanno anche continuato a vendere armi alla regione cinese di Taiwan”, ha aggiunto Mao secondo quanto riportato dal quotidiano cinese Global Times.
Il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, ha preannunciato che nel caso in cui Pechino decida di sostenere Mosca nei suoi sforzi bellici, la leadership cinese pagherà “costi reali”. E con un tempismo ritenuto da più di un osservatore alquanto sospetto, proprio ieri il dipartimento dell’Energia USA ha ritenuto “molto probabile” che il Covid-19 sia nato da una fuga di laboratorio avvenuta a Wuhan – indiretta accusa di negligenza proprio alla Cina.