Sono almeno 61 i migranti trovati morti tra ieri e oggi a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese, dopo che il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due.
Assieme a loro, i soccorritori hanno trovato sulla spiaggia anche un gruppo di migranti vivi che si trovavano sullo stesso peschereccio sul quale viaggiavano le vittime. I superstiti sono stati soccorsi e rifocillati dal personale del 118 e della Croce rossa.
Il peschereccio, hanno raccontato, trasportava 180-250 persone e si sarebbe spezzato in due a causa del mare molto mosso, che avrebbe fatto urtare l’imbarcazione contro gli scogli. Il timore è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle 61 accertate fino adesso. Sul posto sono accorsi anche la polizia di Stato ed i carabinieri.
Tra le vittime ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età.
I migranti a bordo provenivano in maggioranza da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. L’imbarcazione andata distrutta stava seguendo la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell’area.