Gli Stati Uniti sono “sicuri” che la Cina stia considerando di fornire armi alla Russia per la sua guerra contro l’Ucraina. A sostenerlo è il direttore della CIA Bill Burns, che in un’intervista esclusiva a CBS News ha chiarito che Pechino non avrebbe ancora preso una decisione.
“Siamo certi che la leadership cinese stia valutando la fornitura di attrezzature letali”, ha dichiarato Burns al programma Face the Nation, “ma non ci risulta che sia stata ancora presa una decisione definitiva e non vediamo prove di spedizioni effettive di equipaggiamento letale”.
Nell’intervento che andrà in onda domenica, il capo dell’intelligence USA ha ribadito che l’obiettivo di Washington è quello di dissuadere la Cina dall’aiutare Mosca nel suo sforzo bellico contro Kyiv. E ha indicato che se questo venisse deciso, per il presidente Xi Jinping “sarebbe una scommessa molto rischiosa e imprudente”.
“Non c’è nessun leader straniero che abbia guardato più attentamente all’esperienza di Vladimir Putin in Ucraina, l’evoluzione della guerra, di quanto abbia fatto Xi”, ha aggiunto Burns, secondo cui il presidente cinese sarebbe stato “turbato da ciò che ha visto”, anche alla luce della vigorosa risposta occidentale e delle potenziali ripercussioni sulla questione taiwanese.
La possibile fornitura di aiuti letali da parte di Pechino era già stata svelata dal segretario di Stato Antony Blinken una settimana fa, e in quell’occasione il capo della diplomazia statunitense aveva paventato “gravi conseguenze”.
E a proposito di armi, tre mesi fa Biden aveva inviato Burns per incontrare il direttore dei servizi segreti esteri di Mosca, Sergey Naryshkin, per intimargli di non usare armi nucleari. Nell’intervista, Burns ha descritto l’incontro come “piuttosto scoraggiante”. “C’era un atteggiamento molto provocatorio da parte di Naryshkin. Un senso di arroganza che credo rifletta il punto di vista di Putin, la sua stessa convinzione oggi, che può far scorrere il tempo a suo favore, che crede di poter schiacciare gli ucraini, che può logorare i nostri alleati europei, che la stanchezza politica finirà per prevalere”, ha affermato Burns.