Un giornalista televisivo di 24 anni e una bambina di 9 anni sono stati freddati mercoledì a Pine Hills, un sobborgo a ovest di Orlando, a pochi metri di distanza dalla scena di un precedente omicidio.
A sparare, secondo la polizia, sarebbe stato l’uomo già accusato del precedente omicidio, che nel secondo agguato ha ferito anche la madre della bambina e un altro reporter.
In una conferenza stampa, lo sceriffo della Contea di Orange, John Mina, ha dichiarato che i due inviati di Spectrum News 13 stavano raccontando l’omicidio di una ragazza avvenuto qualche ora prima nello stesso quartiere – quando all’improvviso il killer ha iniziato a crivellarli il loro furgoncino di colpi intorno alle 16:00 ora locale.
Dopo aver aggredito i giornalisti, il presunto assassino – Keith Moses, di 19 anni – è entrato in una casa vicina e ha sparato alla bambina e a sua madre. La giovane è stata dichiarata morta poco dopo, mentre la madre è ancora ricoverata in ospedale in condizioni critiche.
La polizia ha riferito che il ragazzo ha resistito all’arresto e aveva un’arma quando è stato preso in custodia.
Il sospetto, ha dichiarato Mina, “ha una lunga storia criminale, che comprende accuse di possesso di armi da fuoco, percosse aggravate e aggressioni con arma letale, furti con scasso e furti aggravati”. Lo sceriffo ha descritto il 19enne come un “conoscente” della donna che era stata assassinata in mattinata, “ma per quanto ne sappiamo, non ha alcun legame con i giornalisti né con la madre e la bambina di nove anni”.
Su Twitter, l’addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha espresso le condoglianze del Governo USA per la morte dei due reporter: “I nostri cuori vanno alla famiglia del giornalista ucciso oggi e del membro della troupe ferito a Orange County, in Florida, così come a tutta la squadra di Spectrum News”.