Una fotografia della crisi. Non è una metafora ma il selfie che un aviatore statunitense ha scattato a fianco del controversissimo pallone-spia (forse cinese) abbattuto dall’aviazione USA all’inizio di questo mese.
A rendere pubblica la foto è stato il Dipartimento della Difesa, specificando che è stata scattata dalla cabina di pilotaggio di un aereo spia U-2 un giorno prima dello strike che ha fatto precipitare in acqua la mongolfiera – mentre gli ufficiali militari seguivano il percorso del pallone ad alta quota sopra lo spazio aereo statunitense.
Secondo Pechino, il pallone era un pallone meteorologico che aveva perso la rotta. Washington, tuttavia, sostiene che il pallone fosse uno strumento dell’intelligence cinese per spiare le basi militari americane.
Una conferma delle tesi statunitensi sembrerebbe venire anche dall’analisi della componentistica: secondo un alto funzionario del Dipartimento di Stato, i reperti hanno dimostrato che il pallone “era in grado di condurre attività di raccolta di segnali di intelligence”.
L’iconico selfie è stato scattato il giorno prima dell’abbattimento del pallone al largo della costa della Carolina del Sud, il 4 febbraio – ed avrebbe già “acquisito uno status leggendario” all’interno del Pentagono. E che nei libri di storia sarà probabilmente ricordata come emblema della nuova “guerra fredda” tra Pechino e Washington.