Due nuovi terremoti si sono verificati nel Sud della Turchia, uno nel distretto di Hatay di magnitudo 6,4 e un altro di magnitudo 5.8 nel distretto di Samandag, entrambi già colpiti dal disastroso sisma dello scorso 6 febbraio.
Tre le morti accertate, che si sono verificate ad Antakya, Defne e Samandag. Il ministro della Sanità, dott. Fahrettin Koca, ha dichiarato che 294 persone sono rimaste ferite, di cui 18 in modo grave.
Il bilancio delle vittime è relativamente basso perché il terremoto ha colpito in un’area che era in gran parte vuota dopo essere stata gravemente colpita dal sisma del 6 febbraio.
Secondo le informazioni sul sito web della Presidenza per la gestione dei disastri e delle emergenze (AFAD) il sisma di magnitudo 6.4, avvertito anche nelle province limitrofe, si è verificato a una profondità di 16,7 chilometri. Il secondo è avvenuto a una profondità di 7 chilometri. Si registrano crolli e feriti, il vicepresidente Fuad Oktay ha chiesto ai cittadini della regione «di stare alla larga dagli edifici danneggiati e di seguire con sensibilità gli avvertimenti delle nostre squadre».
Il terremoto è stato avvertito in tutte le città del Libano, in particolare nella capitale Beirut, e anche in Siria, Giordania, Iraq, Palestina, Israele ed Egitto.
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che oggi ha visitato la provincia di Hatay, si è trasferito a Kahramanmaras.