Non si placano le polemiche in Ohio dopo il deragliamento ferroviario che lo scorso 3 febbraio ha sprigionato una pericolosa nube tossica nei pressi della cittadina di East Palestine.
Molti abitanti del posto hanno ancora paura a tornare alle proprie case, a più di due settimane di distanza dall’incendio di 150 vagoni della Norfolk Southern – di cui 20 adibiti a contenitori chimici – che hanno sprigionato nell’aria sostanze tossiche come il cloruro di vinile.
La scorsa settimana il governatore dell’Ohio, Mike DeWine, ha chiesto aiuto al presidente Biden. Ma molti non sono soddisfatti dai mezzi messi in campo dall’amministrazione dem, ritenuti insufficienti. Il primo alto funzionario dell’amministrazione Biden a visitare East Palestine dopo l’incidente ferroviario è stato l’amministratore dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente Michael Regan, che si è recato in città solo lo scorso giovedì.
In una concitata riunione con cittadini e autorità municipali, Regan ha difeso la reazione del governo, affermando che la Casa Bianca ha dispiegato uomini e mezzi dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente per effettuare test e rilievi fin dal “primo giorno”, promettendo al contempo che la Norfolk Southern sarebbe stata “ritenuta responsabile” del disastro.
A cercare di colmare il “vuoto” è stato perciò Donald Trump, che mercoledì si recherà a East Palestine. “Se i leader che abbiamo sono troppo spaventati, i veri leader si fanno avanti e riempiono quel vuoto”, ha scritto il figlio Donald Jr. – che ha annunciato l’arrivo del padre in città.
L’incidente ha fatto registrate malori tra la popolazione locale, oltre alla morte di animali da allevamento e di migliaia di pesci. L’amministratore delegato della Norfolk Southern Corp. – l’azienda ferroviaria proprietaria del mezzo ribaltatosi – ha però promesso di proteggere la sicurezza dei cittadini locali,
“Siamo qui e resteremo qui per tutto il tempo necessario a garantire la vostra sicurezza e ad aiutare East Palestine a riprendersi e a prosperare”, ha dichiarato l’amministratore delegato Alan Shaw in una lettera pubblicata giovedì – poche ore dopo una riunione cittadina alla quale l’azienda ha deciso di non partecipare temendo “le crescenti minacce fisiche ai nostri dipendenti”.
Secondo Shaw, il sito è in fase di bonifica e la ferrovia ha messo in atto un protocollo per analizzare l’acqua, l’aria e il suolo della cittadina di 4.800 anime. L’azienda ha inoltre istituito un fondo di 1 milione di dollari come “acconto” per aiutare la riqualificazione della zona.
La Norfolk Southern si trova ora a doversi difendere da almeno quattro azioni legali collettive che denunciano la negligenza dell’azienda nell’incidente. I sindacati ferroviari sostengono che parte della colpa sia dovuta al fatto che le compagnie ferroviarie hanno ridotto eccessivamente la forza lavoro nel tentativo di risparmiare sui costi.