L’ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter è stato trasferito a casa dove inizierà l’hospice care, il trattamento di fine vita.
“Dopo una serie di brevi ricoveri in ospedale – si legge in un comunicato del Carter Center – l’ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ha deciso di trascorrere il tempo che gli rimane a casa con la sua famiglia e di ricevere cure in hospice invece di ulteriori interventi medici. Ha il pieno sostegno della sua famiglia e del suo team medico”.
Carter ha compiuto 98 anni lo scorso ottobre e la sua decisione era nell’aria. Il presidente più longevo della storia americana aveva discusso da tempo con la famiglia la possibilità di rinunciare alle cure. Negli ultimi anni ha superato una serie di gravi crisi di salute, incluso un melanoma che si è poi esteso al fegato e al cervello. Nel 2015, l’ex presidente si era sottoposto a un intervento chirurgico proprio per eliminare un tumore al fegato. Il trattamento terapeutico si era concluso l’anno scorso, dopo che Carter aveva sperimentato un farmaco speciale.
Eletto alla presidenza degli Stati Uniti nel ’76, è rimasto alla Casa Bianca solo per un mandato perché nell’81 fu sconfitto dal repubblicano Ronald Reagan. Da allora, l’ex presidente democratico ha vissuto nella città dove è nato e cresciuto, Plains, in Georgia, con la moglie Rosalynn, 78 anni, ma senza perdere contatto con la politica.
Grazie al Carter Center, dal 1982 ha lavorato in oltre 80 Paesi per promuovere la democrazia, i diritti umani e la crescita economica e lavorare alla prevenzione delle malattie e la cura della salute mentale. L’ex presidente ha anche scritto una ventina di libri e insegnato catechismo nella chiesa di Plains. A lui, in questi anni, si sono rivolti per consigli tutti i presidenti, da George W. Bush a Barack Obama e Joe Biden, e anche lo stesso Donald Trump.