Un’indagine di Consumer Reports ha rilevato picchi “imprevedibili” di mercurio nelle cinque più famose marche di tonno in scatola negli Stati Uniti. Può essere un pericolo per le donne incinte, e il danno per il feto può essere serio.
Sono cinque le aziende individuate: Chicken of the Sea, Safe Catch, StarKist, Wild Planet e Bumble Bee. Travolte dalla notizia, hanno tutte dichiarato di rispettare scrupolosamente gli standard voluti dalla FDA, negando il pericolo per chi decida di mangiare il loro tonno in scatola.
Il mercurio è una neurotossina che influisce sullo sviluppo neurologico e che rischia, se assunto in quantità eccessive, di compromettere alcune funzioni cerebrale, di far perdere l’olfatto e di creare ritardi nello sviluppo cognitivo dei bambini.
“Soprattutto i bambini piccoli e le donne incinte – ha spiegato il dottor David Agus – devono evitare di consumare mercurio”.
Consumer Reports ha testato 10 prodotti, tra cui tonno bianco e tonno light di ciascuna delle cinque marche di tonno. In totale sono stati analizzati 30 campioni, tutti prodotti a base di tonno confezionato in acqua.
Dai dati è emerso come il tonno light abbia meno mercurio del tonno bianco, che proviene da pesci più grandi. Sui 30 campioni analizzati, Consumer Reports ha dichiarato di aver riscontrato sei singoli picchi nel contenuto di mercurio – pari a una lattina su cinque – “tali da modificare le raccomandazioni della FDA sulla frequenza di consumo di quel particolare tonno”.
La particolarità del mercurio è che non può essere eliminato con la cottura. “Si tratta di un’impurità del carbone – ha continuato Agus – Quando il carbone viene bruciato, il mercurio va a finire nelle nuvole e scende quando piove, cadendo nell’oceano come metilmercurio. I pesci lo mangiano ed è così che finisce sulle nostre tavole”.
I pesci che contengono livelli più elevati di mercurio sono lo squalo e il pesce spada. Pochissimo, invece, quello trovato nei pesci più piccoli in superficie come trote e salmoni.