“180.000 persone o più potrebbero essere intrappolate sotto le macerie, quasi tutte morte”. La raggelante previsione è dell’esperto di terremoti turco Ovgun Ahmet Ercan, consultato dall’Economist in merito alla serie di scosse che tra domenica e lunedì hanno colpito il sud della Turchia al confine con la Siria.
Il bilancio ufficiale intanto mercoledì mattina ha supera le 15.000 vittime, mentre si continua a scavare nonostante l’intenso freddo. I funzionari e i medici hanno dichiarato che 12.391 persone sono morte in Turchia e 2.992 in Siria portando il totale a 15.383. Quasi 50.000 persone sono rimaste ferite in Turchia e altre 5.000 in Siria, hanno dichiarato funzionari e soccorritori di entrambe le parti.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che stamane è arrivato a Kahramanmaras – città turca a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto – ha dichiarato lo stato d’emergenza nelle 10 province colpite per tre mesi.