Un commando di forze speciali statunitensi ha ucciso uno dei leaders dello Stato Islamico nel continente africano in un blitz condotto all’alba di giovedì nella Somalia settentrionale. A darne notizia è stato il segretario alla Difesa USA Lloyd Austin.
La vittima del raid, Bilal al-Sudani, operava in Somalia ed era ritenuto uno dei principali esperti finanziari del gruppo terroristico tra Africa, Europa e Afghanistan.
Al-Sudani “ha favorito la crescita dell’ISIS in Africa e ha finanziato le operazioni del gruppo in tutto il mondo, compreso l’Afghanistan”, ha dichiarato Lloyd Austin. Secondo la Casa Bianca, il terrorista sarebbe stato neutralizzato assieme ad altri 10 membri dello Stato Islamico – tutti di cittadinanza sudanese. Nessun civile sarebbe rimasto ferito o ucciso durante l’attacco, laddove invece un Navy SEAL sarebbe stato lievemente ferito dal morso di un cane.
Dopo mesi di lavoro da parte dell’intelligence per stanare al-Sudani, il raid è stato approvato da Biden in persona e ha avuto luogo in un remoto complesso di grotte montuose nella regione del Puntland, nel nord della Somalia.
Il ruolo della vittima nel gruppo criminale era quello di ricevere e trasferire fondi illeciti in tempi brevi – da impiegare soprattutto in attività di addestramento dei jihadisti e in attentati in tutto il mondo (tra cui quello che nell’agosto del 2021 è costato la vita a 13 Marines statunitensi in Afghanistan).
Si tratta di un duro colpo per lo Stato Islamico, che a fine novembre aveva già subito la perdita del suo capo globale, morto sul campo in battaglia in Siria.