Le brutali immagini del filmato che riprendono i cinque agenti della polizia di Memphis, in Tennessee che a manganellate e pugni colpiscono Tyre Nichols, di 29 anni morto tre giorni dopo il pestaggio, sono state rilasciate ieri sera dalla polizia.
Le immagini fatte dalle telecamere dei giubbotti antiproiettile degli agenti, mostrano che Nichols inizialmente non correva quando veniva avvicinato dai poliziotti. I cinque agenti dell’unità speciale Scorpion, creata dalla polizia locale con lo scopo di disinnescare situazioni esplosive tra la comunità e la polizia, sono stati prima licenziati due settimane fa e poi, ieri, sono stati incriminati e arrestati per l’omicidio. Tutti e cinque sono stati rilasciati su cauzione.
#BREAKING: Memphis police release body-cam footage of deadly beating of Tyre Nichols. #TheReidOut pic.twitter.com/XOaP871WIF
— The ReidOut (@thereidout) January 28, 2023
Dalle brutali immagini si vede l’uomo dice agli agenti che “stava solo cercando di tornare a casa” dall’ufficio della FedEx, dove lavorava.
Gli agenti affermano di aver inseguito Nichols dopo che era fuggito e lo avevano ammanettato. Ma le immagini evidenziano la rabbia ed il sadismo con cui gli agenti lo hanno pestato mentre Tyre invocava la madre e si lamentava di respirare con difficoltà. All’arrivo dei paramedici è stato caricato in ambulanza al St. Francis Hospital di Memphis in condizioni critiche. L’uomo è morto tre giorni dopo.
Manifestazioni di protesta contro la brutalità della polizia sono state organizzate o in concomitanza con il rilascio del video venerdì in almeno otto città, tra cui Neww York, Memphis, Washington, DC, Filadelfia, Portland, Detroit, Boston e Chicago rispolverando lo slogan “niente giustizia, niente pace”, che erano un grido di battaglia nel 2020 durante le proteste in tutto il Paese per l’uccisione di George Floyd.