Quattro persone del gruppo di estrema destra degli Oath Keepers sono state riconosciute colpevoli di aver tentato di bloccare il 6 gennaio 2021 il pacifico trasferimento dei poteri dal presidente Donald Trump a Joe Biden.
Una giuria ha deciso che i quattro – Roberto Minuta, David Moerschel, Joseph Hackett e Ed Vallejo – sono colpevoli di cospirazione sediziosa.
È il secondo processo contro gli Oath Keepers che in cui vengono emesse condanne di questo tipo. Il fondatore del gruppo, Stewart Rhodes, e Kelly Meggs, il suo luogotenente, sono stati riconosciuti colpevoli a novembre, mentre altri tre loro associati sono stati assolti per la cospirazione sediziosa ma condannati per altri reati collegati per l’assalto al Congresso.
L’accusa di cospirazione sediziosa, che richiede ai pubblici ministeri di dimostrare che gli imputati hanno pianificato di impedire con la forza l’esecuzione di una legge costituzionale, è l’accusa più grave emersa per il tentativo insurrezionale del 6 gennaio. I pubblici ministeri hanno ottenuto 10 condanne per cospirazione sediziosa dallo scorso anno, tra cui altri tre Oath Keepers e un membro dei Proud Boys, un altro gruppo di estrema destra, che si sono dichiarati colpevoli. Cinque leader dei Proud Boys, tra cui il presidente nazionale del gruppo Enrique Tarrio, sono attualmente sotto processo anche con l’accusa di cospirazione sediziosa.
I pubblici ministeri affermano che gli Oath Keepers avevano iniziato a preparare i piani per bloccare il trasferimento del potere poco dopo che Biden aveva vinto le elezioni del 2020.

Nella loro difesa Rhodes e altri membri del gruppo hanno affermato di essere andati a Washington come addetti alla sicurezza per alcuni personaggi che avevano preso parte al raduno “Stop the Steal” organizzato da Trump e che poi si sono successivamente uniti alla folla che assaltato il Campidoglio. Circa una trentina di Oath Keepers sono entrati nel parlamento prima di dividersi in due gruppi e dirigersi verso gli uffici della Camera e del Senato.
Gli Oath Keepers avevano anche preparato un deposito di armi in un hotel ad Arlington, in Virginia, che avrebbe dovuto essere utilizzato se la violenza si fosse ulteriormente intensificata. Vallejo era stato delegato a trasportare le armi a Washington se il gruppo lo avesse chiamato.
Al processo tra il pubblico c’erano la madre di Tarrio; la madre di Ashli Babbitt, una donna che il 6 gennaio è stata colpita a morte dai proiettili di un agente mentre cercava di entrare da una finestra sfondata dentro la Camera; e Nicole Refitt, il cui marito sta scontando una condanna a sette anni e mezzo per reati collegati all’assalto del 6 gennaio.
In un altro piano dello stesso tribunale federale Richard “Bigo” Barnett, un uomo dell’Arkansas famoso per aver postato su Facebook la sua foto con i piedi sulla scrivania di Nancy Pelosi durante l’assalto al Campidoglio, è stato riconosciuto colpevole per gli otto capi di accusa con cui era stato rinviato a giudizio.
Una giuria ha deliberato per circa due ore prima di condannarlo.
Barnett, impiegato di una società di costruzioni nel 2020 e ardente sostenitore dell’allora presidente Donald Trump, quando è entrato nel campidoglio aveva un finto bastone da passeggio in cui era stato nascosto un dispositivo che dava una scarica elettrica da 950.000 volt.
Oltre ad aver ostacolato un procedimento ufficiale, Barnett è stato condannato per due reati legati al porto di un’arma pericolosa durante l’attacco al Campidoglio e per l’accusa di disordini civili. I quattro reati per cui è stato condannato includevano il furto di proprietà del governo per aver rubato una busta dalla scrivania di Nancy Pelosi. La sua lo ha reso una delle figure più memorabili della rivolta del 6 gennaio 2021. Il giudice federale Christopher Cooper emetterà la sentenza il 3 maggio. Il giudice ha accettato di lasciare che Barnett rimanga agli arresti domiciliari fino alla condanna.
Fuori dal tribunale dopo il verdetto, Barnett ha detto che i suoi avvocati presenteranno appello contro la sua condanna, definendola una “ingiustizia”.