Joe Biden è convinto di non avere “nulla da rimproverarsi” per il modo in cui ha gestito i documenti classificati trovati nel suo ufficio privato e nella sua casa in Delaware.
Parlando con i giornalisti durante la sua visita alle aree colpite dalle inondazioni in California, il presidente ha sottolineato la piena cooperazione con il dipartimento di Giustizia e la convinzione che la questione sarà presto risolta.
“Scoprirete che non c’è nulla da trovare”, ha detto nella sua prima dichiarazione sulla vicenda da quando è stata annunciata la nomina del procuratore speciale Robert Hur per indagare sulle carte segrete risalenti al tempo in cui era vice presidente di Barack Obama.
“Non ho nulla da rimproverarmi per aver seguito quello che gli avvocati mi hanno detto di fare, ed è esattamente ciò che stiamo facendo”, ha continuato, lamentandosi però dell’insistenza dei giornalisti a rivolgergli domande sulla questione.
“Risponderò alle vostre domande, ma le cose stanno così: quello che francamente mi dà fastidio è che ci sono problemi gravi di cui stiamo parlando e gli americani non capiscono perché non mi facciate domande su questo”.
Il primo gruppo di documenti classificati è stato ritrovato in un ufficio usato da Biden dopo aver lasciato la vice presidenza: la scoperta da parte di uno degli avvocati personali del presidente, Pat Moore, è avvenuto agli inizi di novembre, qualche giorno prima delle primarie, ma la Casa Bianca ha dato la notizia solo la settimana scorsa, dopo le rivelazioni della stampa.
Nei giorni successivi è stato reso noto come un secondo gruppo di documenti classificati sia stato trovato nella casa del presidente a Wilmington lo scorso dicembre. Infine, un terzo gruppo di documenti è stato rinvenuto sempre nella casa in Delaware.