Big Pharma si è fatta un nuovo, potente nemico – la California. Il nodo del contendere è il prezzo dell’insulina, un farmaco di fatto salva-vita per circa 37,3 milioni di americani che soffrono di diabete – più di 2 milioni dei quali solo nel Golden State.
Insulina che però, grazie a un regime di fatto oligopolistico, può arrivare a costare diverse centinaia di dollari al mese per chi non è coperto da una buona assicurazione sanitaria – che al contrario paga zero, o al massimo una trentina di dollari al mese.
E così, alla fine della scorsa settimana il procuratore generale della California, Rob Bonta, ha sporto una denuncia formale contro le aziende parte del “cartello” dell’insulina. Si parla di tre colossi farmaceutici – Eli Lilly, Novo Nordisk e Sanofi – che insieme controllano il 90% della fornitura mondiale del prodotto, oltre alle catene di farmacie CVS Health, Express Scripts e OptumRx – che controllano a loro volta l’80% del mercato statunitense dell’insulina.
Bonta sostiene che l’oligopolio di aziende avrebbe dato vita a “pratiche illegali, sleali e ingannevoli” in violazione degli statuti sulla concorrenza della California. Nello specifico, l’accusa è che Big Pharma abbia arbitrariamente aumentato il costo del farmaco, causando una crisi economica e sanitaria. La California, che ha una popolazione di 39 milioni di abitanti, diventa così il più grande Stato ad aver citato in giudizio i principali produttori di insulina.

Che il prezzo dell’insulina fosse esageratamente alto era già stato sottolineato la scorsa estate dal governatore dem Gavin Newsom. Così, dopo aver approvato un capitolo di spesa da 100 milioni di dollari, Newsom aveva annunciato che la California avrebbe annunciato a produrre insulina autonomamente per “renderla disponibile a tutti” a un prezzo vicino al suo costo reale.
I fondi stanziati verranno equamente suddivisi tra la produzione di insulina a basso costo e la costruzione di un impianto nel territorio dello Stato, che servirà inoltre a “creare nuovi posti di lavoro altamente retribuiti e una migliore catena di approvvigionamento del farmaco”.
Il problema, però, non riguarda solo la California. Negli scorsi mesi la Camera dei rappresentanti ha approvato una norma che limita le spese vive per l’insulina a 35 dollari al mese per le classi meno agiate – ma la misura si è poi arenata al Senato.