Il presidente Joe Biden, alle prese con i repubblicani che non vogliono alzare il tetto della spesa pubblica, domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di aiuti, soprattutto armi, per l’Ucraina, mentre i massimi leader militari di tutto il mondo si riuniscono in Germania per discutere i modi per aiutare Kiev nella guerra contro la Russia.
La prossima tranche di aiuti militari che la Casa Bianca si prepara a mandare a Kiev includerà cannoni, munizioni e armature aggiuntive – probabilmente veicoli da combattimento corazzati Stryker – ma gli Stati Uniti non dovrebbero supplire i carri armati M1 Abrams, il principale carro armato dell’Esercito. Questo a causa delle sfide logistiche, pesa 60 tonnellate, e di manutenzione.
Il pacchetto – secondo quanto scrive il Washington Post – includerà gli Stryker, un veicolo da combattimento corazzato a otto ruote costruito da General Dynamics Land Systems, oltre a bombe di piccolo diametro lanciate da terra, che hanno una portata di circa 100 miglia. Negli aiuti non ci saranno i sistemi missilistici tattici dell’Esercito che possono colpire in profondità dietro le linee russe in Crimea o nel Donbas. L’amministrazione Biden si è rifiutata di inviare missili a lungo raggio, nonostante le richieste di Kiev, per paura di provocare una escalation della guerra. L’amministrazione ritiene che l’Ucraina possa “cambiare la dinamica sul campo di battaglia” e respingere gli invasori russi senza quei missili, un’arma offensiva che può volare fino a 190 miglia, ha affermato Colin Kahl, alto funzionario politico del Pentagono.
Domani il segretario alla Difesa Lloyd Austin nella base militare americana di Ramstein in Germania ospiterà una regolare riunione di coordinamento degli alleati occidentali dell’Ucraina. A dargli il benvenuto al suo arrivo a Berlino il nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, che ha dichiarato che i sistemi d’arma tedeschi forniti finora hanno dimostrato il loro valore e che “continueremo in futuro, insieme ai nostri partner, a sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà, l’indipendenza territoriale e la sovranità”. Tuttavia Pistorius non ha menzionato i carri armati Leopard 2 che l’Ucraina sta chiedendo da tempo. Da quando il Regno Unito ha annunciato la scorsa settimana che invierà i carri armati Challenger 2, Berlino ha dovuto affrontare le crescenti pressioni per fornire carri armati o almeno spianare la strada ad altri, come la Polonia, per prelevare dalle loro scorte e consegnare a Kiev i Leopard di fabbricazione tedesca. I ministri della Difesa di Gran Bretagna, Polonia, nazioni baltiche e altri paesi europei si sono incontrati giovedì in Estonia prima del raduno di Ramstein.

Ieri in collegamento video a un incontro a margine dell’incontro annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, Zelenskyy si è lamentato che Germania e Stati Uniti stanno esitando per mandare i carri armati. I ministri degli esteri e della difesa dell’Ucraina hanno affermato che i carri armati britannici promessi, sebbene ben accetti, “non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi operativi”.
Per mesi, l’Ucraina ha cercato carrarmati più pesanti come i Leopard e gli Abrams, ma i leader occidentali hanno mostrato cautela.
La Germania è stata particolarmente titubante. I critici, alcuni all’interno della coalizione di governo tedesca, si sono a lungo lamentati dell’esitazione del cancelliere OIaf Scholz a fornire le armi.
Nei giorni scorsi a Davos, il cancelliere tedesco Scholz ha evitato di rispondere alle domande sull’invio dei Leopard, affermando che la Germania rimarrà uno dei principali fornitori di armi dell’Ucraina. Da tempo i tedeschi hanno espresso la loro esitazione nel consentire di dare i Leopard all’Ucraina a meno che gli Stati Uniti non inviino gli Abrams anche all’Ucraina.
Alcuni alleati della NATO orientale hanno fornito carri armati T-72 di epoca sovietica alle forze ucraine, ma i funzionari riconoscono che le forniture di equipaggiamento di epoca sovietica con cui le forze ucraine avevano già familiarità sono molto limitate.

Alti funzionari di Gran Bretagna, Polonia, nazioni baltiche e altri paesi europei si sono incontrati giovedì in Estonia prima del raduno di Ramstein.
Il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace ha dichiarato che il suo paese invierà almeno tre batterie di artiglieria AS-90, veicoli corazzati, migliaia di munizioni e 600 missili Brimstone, oltre allo squadrone di carri armati Challenger 2.
Wallace ha dichiarato che la decisione di inviare carri armati è stata una “progressione naturale” del sostegno militare del Regno Unito all’Ucraina ed è stata discussa con la Casa Bianca. Wallace ha riconosciuto che la spedizione Challenger “non è l’unico ingrediente magico” per l’Ucraina, che ha affermato di aver bisogno di 300 carri armati, tra le altre armi, per respingere le forze russe.
Oltre agli aiuti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha affermato che il suo paese ha deciso di inviare in Ucraina fino a 50 veicoli da combattimento di fabbricazione svedese più un sistema missilistico anticarro a spalla e il sistema di artiglieria Archer. E la Danimarca prevede di donare 19 obici semoventi Caesar di fabbricazione francese.