Ha 18 anni, è democratico, ed è il più giovane sindaco afroamericano nella storia degli Stati Uniti. Il suo nome è Jaylen Smith, che lo scorso 8 dicembre, con l’appoggio del Partito Democratico, ha battuto il suo sfidante 235 a 185 nelle elezioni comunali di Earle, una cittadina rurale dell’Arkansas.
Ubicata a circa 45 km da Memphis, questo paesino di 1.800 abitanti – prevalentemente afroamericani – si trova in mezzo a vasti campi di cotone e fagioli. Negli anni ’90 la popolazione era quasi il doppio, ma nel corso del tempo sono stati in molti ad andar via per cercare fortuna altrove.
Tra questi non Smith, che poche settimane dopo aver finito la scuola superiore (a maggio) – ed essersi conseguentemente iscritto all’università – ha deciso di scendere in campo al servizio della sua città natale. “Perché dovrei andare altrove per essere grande quando posso esserlo proprio qui a Earle, in Arkansas?”, ha affermato pochi giorni dopo il suo insediamento, la settimana scorsa.
In molti lo consideravano una sorta di predestinato, dato che prima dell’elezione di dicembre il ragazzo aveva ricoperto incarichi esecutivi in diversi gruppi scolastici ed era stato presidente dell’associazione del governo studentesco al liceo.
Al centro della campagna elettorale del giovane sindaco ci sono stati i temi di più stretta attualità per questa piccola comunità rurale: in primis, i periodici allagamenti dovuti a un cattivo sistema di drenaggio, ma anche la mancanza di fondi per pagare i dipendenti pubblici e la riqualificazione urbana.
L’incisività dell’azione amministrativa si vedrà però anche nelle piccole cose: l’unico negozio di alimentari della città ha chiuso anni fa, e Smith, come sindaco, ha in programma di aprirne uno nuovo e più grande.
Il ruolo di sindaco sarà comunque svolto in contemporanea alla carriera universitaria: Smith intende infatti terminare gli studi di diritto presso l’Arkansas State University Mid-South. Il suo obiettivo? Diventare un pubblico ministero.