Lisa Marie Presley è morta dopo aver sofferto due arresti cardiaci: il primo nella camera da letto della sua villa di Calabasas, dove è stata scoperta priva di sensi da una cameriera.
Danny Keogh, l’ex marito, che vive nella stessa casa, aveva tentato di rianimarla con la respirazione bocca a bocca prima dell’arrivo dell’ambulanza dove i paramedici le avevano fatto ripartire il battito, ma la cantante e unica figlia di Elvis Presley è arrivata in ospedale cerebralmente morta. È stata allora la madre Priscilla Presley a decidere di non fare sforzi ulteriori di rianimazione.
Lisa Marie ha subito un secondo arresto cardiaco dopo il quale è stato certificato il decesso. La cantante sarà ora sepolta a Graceland, la tenuta del padre in Tennessee, accanto al figlio Ben che si è tolto la vita nel 2020 a soli 27 anni. Un suicidio dopo il quale Lisa Marie non è stata più la stessa: usciva raramente di casa e solo di recente aveva intensificato le attività per promuovere ‘Elvis’, l’ultimo film di Baz Luhrmann sul padre.
A questo scopo, visibilmente provata nelle interviste sul tappeto rosso, martedì scorso era andata ai Golden Globes e aveva celebrato il premio per il miglior attore a Austin Butler, scoppiando però in lacrime durante il discorso di accettazione. «Ora si riunirà a Ben», ha detto «con cuore spezzato» il terzo marito Nicola Cage (l’unione durò appena tre mesi) unendosi al cordoglio di altri divi come John Travolta e Tom Hanks, quest’ultimo nel ruolo del manager di Elvis nel film di Luhrmann.
Oltre a Ben, Lisa Marie aveva avuto altre tre figlie, Riley di 34 anni da Keogh, e le gemelle Harper Vivienne e Finlay dal quarto marito Michael Lockwood. Saranno loro le eredi di Graceland (una mansion-museo che Presley acquistò nel 1957 per 100mila dollari e che ne vale oggi oltre mezzo miliardo) ma non della fortuna del ‘Re del Rock’ che Lisa Marie aveva ereditato nel 1993 al compimento del 25esimo anno: 100 milioni di dollari che lei, secondo il ‘Daily Mail’, aveva sperperato tra cattivi investimenti e spese pazze.