“Aiutateci, ci hanno preso in ostaggio”. A dirlo alla polizia sono state decine di passeggeri rimasti bloccati a bordo di un treno Amtrak in South Carolina per più di un giorno – abbastanza da fargli temere di essere tenuti in ostaggio.
L’autotreno, che era partito da Washington con a bordo 563 persone e 333 veicoli, ha infatti dovuto deviare il suo percorso – con un ritardo di oltre 29 ore – a causa del deragliamento di un treno merci della CSX. E così l’arrivo a Sanford, in Florida – originariamente previsto intorno alle 10 di martedì mattina – è slittato di parecchie ore, con il treno fermo in un’area boschiva vicino a Denmark, nella Carolina del Sud.
A complicare le cose è stata la norma che impedisce al personale di bordo di proseguire il viaggio dopo troppe ore consecutive – una circostanza che ha ritardato ulteriormente il proseguimento, con l’attesa per l’arrivo di un equipaggio sostitutivo.
A quel punto i passeggeri hanno iniziato a temere il peggio – e qualcuno di loro ha chiamato il 911, spingendo il capotreno (presumibilmente contattato dalla polizia) ad annunciare: “Per coloro che hanno chiamato la polizia, non vi stiamo tenendo in ostaggio”. “Vi stiamo fornendo tutte le informazioni in nostro possesso”, ha aggiunto. “Ci dispiace per l’inconveniente”.
Mercoledì mattina, tuttavia, l’odissea è arrivata all’epilogo: il treno è finalmente arrivato a destinazione.