Almeno 100 incidenti mortali. Sono quelli che la Commissione federale USA per la sicurezza dei prodotti di consumo attribuisce alla culla Rock ‘n Play di Fisher-Price.
Il prodotto, immesso sul mercato in almeno 4,7 milioni di unità, è stato al centro di numerose segnalazioni relative a bambini che erano rotolati dalla schiena alla pancia o al fianco mentre erano slegati. Causa delle morti sarebbe infatti il mancato utilizzo delle cinture di ancoraggio del bebè alla culla: finendo a pancia sotto e non riuscendo a tornare in posizione supina, molti neonati sono così morti asfissiati.
L’articolo era acquistabile dal settembre 2009 all’aprile 2019, essendo esposto da importanti rivenditori negli Stati Uniti, tra cui Walmart, Target e anche online su Amazon, a un prezzo compreso tra i 40 e i 149 dollari.
Nel 2019, però, a seguito di una trentina di decessi presumibilmente legati all’articolo, il modello di culla è stato ritirato dal mercato – una decisione corroborata dalla scoperta di almeno altri 70 incidenti mortali scoperti dalle autorità USA.
Fisher-Price – che si è rifiutata di sostenere che il prodotto fosse pericoloso – ritiene piuttosto che alcuni clienti abbiano utilizzato il prodotto “in contrasto con le avvertenze e le istruzioni di sicurezza”. In ogni caso, i possessori del Rock èn Play possono contattare Fisher-Price per ottenere un rimborso o un buono.