Il vice procuratore generale della Corte dei conti brasiliana (Tcu), Lucas Rocha Furtado, ha disposto il blocco dei conti bancari intestati all’ex presidente della Repubblica Jair Bolsonaro.
Oltre a Bolsonaro, il blocco riguarderà anche il governatore del Distretto Federale, Ibaneis Rocha (nel frattempo sospeso dall’incarico su ordine della Corte suprema), l’ex responsabile per la Pubblica sicurezza di Brasilia, Anderson Torres, e tutti i finanziatori degli atti di vandalismo avvenuti domenica contro i palazzi del potere della capitale brasiliana.
Il procuratore ha giustificato la sua richiesta “in ragione del processo di resa dei conti e del vandalismo avvenuto” l’8 gennaio, “che ha causato innumerevoli danni all’erario federale”.
Tutto questo mentre la Casa Bianca e il dipartimento di stato americano, che ancora non hanno ricevuto alcuna richiesta dal Brasile sullo ‘status’ del visto per gli Stati Uniti di Bolsonaro (in Florida dal 30 dicembre), hanno rifiutato di rilasciare commenti sulla vicenda per la necessità di proteggere confidenzialmente le persone, ma hanno assicurato che “tratteranno seriamente qualsiasi richiesta di rivederlo o di revocarlo”.
L’ex presidente si trova negli Usa per un “ricovero dovuto a una grave occlusione intestinale. Sono venuto per stare fuori con la famiglia, ma non ho avuto giorni sereni. Prima c’è stato questo deplorevole episodio in Brasile e poi il mio ricovero”.
Ma rientrerà presto a casa: “Ho intenzione di anticipare il mio ritorno”.