Panico e incredulità a Flushing, nel Queens: il quartiere residenziale è stato scosso dal tentato omicidio di Sophia Giraldo da parte del marito Stephen. In mattinata, la polizia ha ricevuto una chiamata dall’uomo, che ha confessato: “Credo di aver ucciso mia moglie”.
Secondo le ricostruzioni delle autorità locali, la donna stava attraversando la strada dopo aver parcheggiato di fronte all’abitazione della famiglia su Parsons Boulevard, quando suo marito si è avvicinato a lei a bordo di un’altra auto e l’ha investita: l’impatto è stato così forte da farla finire al di là di una staccionata vicina. La Ford Explorer bianca di Stephen, con a bordo anche i tre figli della coppia di 6, 9 e 11 anni, si è invece capovolta dopo aver colpito la vittima.
Non contento, Giraldo è poi uscito dall’abitacolo, dirigendosi verso la moglie dolorante e ferendola due volte sotto il seno con un coltello tirato fuori dalla giacca.
L’uomo è un autista che da 11 anni lavora per la MTA (Metropolitan Transportation Authority), la compagnia di trasporti pubblici di New York, e da tempo risiede nel Queens. La moglie invece è una life coach e attivista per gli abusi sessuali e di genere.
Malgrado un periodo turbolento tra i due, amici e parenti sono rimasti senza parole dopo l’accaduto. Jonathan Giraldo, fratello dell’imputato, lo ha descritto ai microfoni del NYPost come un uomo dolce e gentile ed è tuttora sotto shock dalla notizia.
Al contrario, il procuratore distrettuale del Queens, Melinda Katz, sembra avere le idee chiare: tentato omicidio, aggressione, possesso di arma e messa in rischio della salute mentale e fisica dei figli. Queste le condanne a carico di Giraldo, che rischia fino a 25 anni di reclusione e che ora è sotto custodia della NYPD, mentre la moglie è ricoverata in ospedale in condizione critiche.