La Russia è pronta a creare delle basi navaliin due città portuali dell’Ucraina meridionale attualmente occupate dalle truppe di Mosca. A dichiararlo è stato mercoledì il ministro della Difesa Sergei Shoigu.
“I porti di Berdyansk (nella regione di Zaporizhzhia) e Mariupol’ sono pienamente funzionanti. Abbiamo in programma di dislocare lì le nostre basi per le navi di supporto, i servizi di soccorso di emergenza e le unità di riparazione navale della Marina”, ha dichiarato Shoigu nel corso di un incontro tenutosi al Cremlino tra il presidente russo Vladimir Putin e i massimi funzionari militari del Paese.
Istituire delle basi militari in territorio occupato è una scelta di notevole importanza non solo dal punto di vista strategico, ma anche simbolico – dal momento che con esso Mosca intende ribadire che le porzioni di Ucraina attualmente occupate nel sud-est del Paese sono in realtà da considerarsi territorio sovrano russo.
Dal canto suo, Putin ha dichiarato che Mosca continuerà a rinforzare le proprie capacità militari e, potenzialmente, nucleari. “Le forze armate e le capacità di combattimento delle nostre forze armate stanno aumentando costantemente e ogni giorno. E questo processo, ovviamente, verrà portato avanti”, ha detto Putin durante l’incontro trasmesso dalla TV di Stato russa, aggiungendo che la Russia “migliorerà anche la prontezza di combattimento della nostra triade nucleare”.
Il leader del Cremlino ha infine sottolineato la potenza del nuovo missile da crociera ipersonico Zircon, in dotazione alle truppe russe a partire da gennaio.