Continua senza sosta il supporto statunitense alla causa ucraina: in queste ore infatti l Pentagono sta ultimando i preparativi per l’invio a Kyiv di batterie di missili Patriot in grado di intercettare i razzi russi.
L’amministrazione del presidente Joe Biden potrebbe annunciare la decisione già questa settimana, secondo quanto dichiarato da funzionari governativi al New York Times e alla CNN, in concomitanza con l’intensificarsi degli attacchi missilistici di Mosca contro le infrastrutture critiche del Paese (nel tentativo di lasciare gran parte dell’Ucraina al freddo e al buio)
L’esercito americano definisce i Patriot come il suo “sistema di difesa aerea più sofisticato” – costituito da diversi componenti, tra cui un radar, una stazione di controllo, apparecchiature per la produzione di energia e fino a otto lanciatori.
L’avanzato sistema statunitense potrebbe giocare un ruolo fondamentale per le difese aeree dell’Ucraina, che al momento dell’invasione della Russia a febbraio erano costituite per lo più da sistemi aerei e missilistici del periodo sovietico ma che grazie all’aiuto occidentale sono state fondamentali per negare la supremazia aerea di Mosca. Washington ha già fornito a Kyiv il NASAMS, la Germania l’IRIS-T, oltre a più datati sistemi S-300, HAWK e missili Stinger.
Al fronte, intanto, le truppe russe continuano ad affluire nell’Ucraina orientale per respingere la controffensiva ucraina in corso vicino alla regione di Charkiv e a quella di Luhansk. Secondo Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, le operazioni di controffensiva continueranno anche in inverno – mentre Mosca ha già messo in chiaro che non ci sarà alcuna “tregua di Natale” e che i sistemi Patriot saranno un “obiettivo legittimo” dei raid russi.