Il New York Times, dopo un’attenta analisi, ha pubblicato un articolo in cui sostiene che l’incitamento all’odio sia aumentato su Twitter da quando Elon Musk ha acquistato la piattaforma.
“Gli insulti contro gli afroamericani comparivano sul social media in media 1.282 volte al giorno – scrive il NYT – Dopo che il miliardario è diventato proprietario di Twitter, sono saliti a 3.876. Gli insulti contro gli omosessuali apparivano 2.506 volte al giorno, ora 3.964. I post antisemiti sono aumentati di oltre il 61%”.
La risposta di Musk non si è fatta attendere: la notizia è falsa. In un post su Twitter, ha condiviso un grafico che mostra come l’hate speech “continuano a diminuire, nonostante la significativa crescita degli utenti!”.
Hate speech impressions (# of times tweet was viewed) continue to decline, despite significant user growth!
@TwitterSafety will publish data weekly.
Freedom of speech doesn’t mean freedom of reach. Negativity should & will get less reach than positivity. pic.twitter.com/36zl29rCSM
— Elon Musk (@elonmusk) December 2, 2022
I risultati del Times provengono dal Center for Countering Digital Hate, dalla Anti-Defamation League e da altri gruppi che monitorano i social media.
“Elon Musk ha inviato il segnale a ogni razzista, misogino e omofobo che Twitter era aperto ad ospitare le sue opinioni”, ha dichiarato Imran Ahmed, amministratore delegato del Center for Countering Digital Hate.
“La libertà di parola non significa libertà di portata. La negatività dovrebbe e otterrà una portata minore rispetto alla positività”, ha scritto Musk, aggiungendo che Twitter renderà tali dati disponibili al pubblico settimanalmente. “Ci sono circa 500 milioni di tweet al giorno e miliardi di interazioni: quelli sull’odio sono <0,1% di ciò che viene pubblicato su Twitter!”.