20 dollari al mese per mantenere la spunta blu su Twitter. È questa la nuova idea di Elon Musk, che lo scorso fine settimana è diventato il proprietario del social network dopo una tribolata trattativa, per rimpolpare le casse dell’azienda californiana.
Il social intende alzare il prezzo di Twitter Blue, un abbonamento premium attualmente disponibile a 4,99 dollari al mese, alla cifra di 19,99 dollari al mese, come riporta The Verge.
Per giustificare l’aumento di prezzo, Twitter fornirà ai sottoscrittori una serie di servizi, tra cui appunto la spunta blu che garantisce la “autenticità” dell’account di celebrità e personaggi pubblici. Gli utenti verificati che non si iscriveranno al nuovo Twitter Blue entro 90 giorni dalla sua introduzione perderanno invece i loro segni di spunta, a prescindere dal loro grado di popolarità.
L’ultima versione di Twitter Blue è stata introdotta circa un anno fa e consente agli utenti di accedere ai contenuti di alcuni editori senza pubblicità, oltre a maggiori opzioni di personalizzazione del profilo.
Che l’introduzione della modifica alle spunte sia ritenuta una priorità da Musk lo dimostra un’altra indiscrezione, rilasciata sempre da The Verge, secondo cui ai lavoratori che si occupano di Twitter Blue è stato intimato di rispettare la scadenza del 7 novembre per implementare la novità. Pena il licenziamento.
Giovedì scorso Musk ha sottoscritto tutti i documenti per finalizzare l’acquisizione di Twitter, per un esborso complessivo di circa 44 miliardi di dollari. Quasi contemporaneamente, l’uomo più ricco del mondo ha licenziato alcuni top managers dell’azienda, tra cui l’amministratore delegato Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal, la consulente legale Vijaya Gadde (colei che ha deciso per la sospensione dell’account di Donald Trump) e il general counsel Sean Edgett.