Avrebbe rubato merce per 1.000 dollari attraverso uno schema semplice ma efficace: recarsi alle casse automatiche (self check-out), ormai onnipresenti nei supermercati di mezzo mondo, e scansionare solo alcuni prodotti del carrello.
Una tattica ormai consolidata che TeddyJo Marie Fliam, 34 anni, aveva iniziato ad utilizzare con successo fin da aprile, sempre nello stesso posto: il maxi-store Walmart di Alpena, in Michigan. Fino a quando, però, lo staff del supermercato non l’ha scoperta (quasi letteralmente) con le mani nella marmellata.
A settembre, infatti, un addetto alla sicurezza del gigante retail ha infatti notato che la signora non stava scansionando tutti gli articoli del suo carrello e ha chiesto spiegazioni. La donna, visibilmente irritata, ha negato di aver volutamente by-passato alcuni prodotti e ha lasciato il negozio. Insospettiti, i membri dello staff di Walmart hanno quindi esaminato i filmati delle telecamere a circuito chiuso delle settimane passate, scoprendo che Fliam aveva rubato più di 1.000 dollari di merce da aprile.
La 34enne è stata perciò arrestata nella sua abitazione di Alpena ed è ora accusata di truffa aggravata.
L’indagine di Walmart, in collaborazione con la polizia locale, ha fatto inoltre emergere altri due casi di ‘furbetti’ del self check-out, per cifre peraltro inferiori a quella sottratta dalla signora, che per diverse settimane è comunque riuscita ad eludere le misure anti-furto del supermercato (intelligenza artificiale e telecamere).
“Negli ultimi tre anni, l’azienda ha investito oltre mezzo miliardo di dollari nel tentativo di prevenire, ridurre e scoraggiare la criminalità nei nostri negozi e parcheggi”, si legge in un comunicato di Walmart del 2019. “Investiamo continuamente in persone, programmi e tecnologie per mantenere sicuri i nostri negozi e le nostre comunità”.