Anthony Zottola è stato dichiarato colpevole di aver orchestrato l’omicidio del padre mafioso del Bronx Sylvester “Sally Daz” Zottola e il tentato omicidio del fratello maggiore.
La giuria ha avuto bisogno di tre giorni per prendere una decisione, indicando alla fine Zottola e il tiratore Himen Ross colpevoli di omicidio, cospirazione e possesso di armi. Il presunto autista della fuga, Alfred Lopez, è stato assolto dalle stesse accuse.
Sally Daz è stato ucciso dalla banda dei Bloods in una sanguinosa sparatoria avvenuta in un McDonald’s del Bronx il 4 ottobre 2018.
Il piano per l’omicidio del 71enne era stato finanziato dal figlio Anthony e pianificato via SMS insieme al capo della banda di sicari. Le prove sono state trovate nel telefono del leader dei Bloods, Bushawn Shelton, arrestato pochi giorni dopo l’assassinio. Shelton si è dichiarato colpevole patteggiando 40 anni dietro le sbarre, ma non ha testimoniato al processo.
Zottola voleva il controllo dell’impero immobiliare multimilionario del padre, costruito con i proventi dei suoi quasi 40 anni di gestione di macchine da gioco illegali per conto della criminalità organizzata.