Gli Stati Uniti inizieranno a monitorare i passeggeri che arrivano all’Uganda: saranno diretti in aeroporti dove potranno essere controllati ed esaminati per il virus dell’ebola.
Lo riferisce un funzionario dell’amministrazione Biden, osservando come comunque nessun caso di ebola sia stato riportato fuori dal Paese africano. Il virus, però, è altamente contagioso e questo ha spinto gli Stati Uniti ad alzare la guardia.
I viaggiatori che sono stati in Uganda in qualsiasi momento negli ultimi 21 giorni, ovvero il periodo di incubazione del virus, verranno reindirizzati a uno dei cinque aeroporti americani per lo screening dell’Ebola: l’aeroporto internazionale JFK di New York, l’aeroporto internazionale di Washington-Dulles, l’aeroporto internazionale di Newark Liberty nel New Jersey, l’aeroporto internazionale di Chicago-O’Hare e l’aeroporto internazionale di Atlanta Hartsfield-Jackson.
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