Hadith Najafi, ragazza diventata simbolo delle proteste in Iran in seguito all’uccisione della giovane Mahsa Amini, è stata ritrovata morta a Karaj, nel nord del Paese.
A riferirlo sono diversi profili sui social media, e in particolare la giornalista iraniana Masih Alinejad sul suo profilo Twitter: “Sua sorella mi ha detto che aveva solo 20 anni ed è stata uccisa da 6 proiettili nella città di Karaj”.
Najafi era diventata celebre grazie al video nel quale, senza velo, si legava i capelli prima di una manifestazione.
Negli ultimi giorni la Repubblica Islamica è diventata il teatro di vaste manifestazioni di piazza appunto dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, che era stata arrestata dalla “polizia morale” nella capitale Teheran perché non indossava correttamente il velo. Le proteste hanno coinvolto circa una trentina di città in tutto il Paese, e l’intervento repressivo della polizia ha provocato almeno 31 morti.
Il Consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, ha ribadito che Washington è intenzionata a raggiungere un accordo sul nucleare con il regime degli ayatollah, continuando peraltro a denunciare “la brutale repressione dell’Iran nei confronti dei suoi cittadini e delle sue donne”. “Possiamo e vogliamo fare entrambe le cose”, ha dichiarato Sullivan in un’intervista al programma Face the Nation, sulla CBS.
Dagli USA si muove intanto anche Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo, nonché CEO di Tesla e SpaceX ha infatti annunciato l’attivazione dei suoi satelliti Starlink per garantire la connessione ad internet dei manifestanti iraniani, aggirando così le restrizioni alla Rete imposte dalle autorità per reprimere le proteste anti-governative.