Il jet privato di Elon Musk ha volato da San Jose a San Francisco – un volo di 35 miglia – in soli nove minuti.
Una tratta brevissima, che ha suscitato l’indignazione di molti per l’inquinamento causato dal capo di un’azienda di auto elettriche. Che bisogno c’era di utilizzare l’aereo per fare una tratta di poco più di 50 chilometri?
“Elon Musk ha preso un volo di 9 minuti per San Francisco da San Jose, che è a 5 fermate di Caltrain”, ha twittato Hayden Clarkin, riferendosi a una ferrovia locale per pendolari che collega San Francisco con le città a sud lungo la Baia. “Non ho letteralmente parole”.

Il giornalista Ken Klippenstein ha pubblicato un tweet in cui accostava la mappa del breve percorso di volo a un messaggio di Musk in cui scriveva: “Tesla esiste per contribuire a ridurre il rischio di cambiamenti climatici catastrofici, che colpiscono tutte le specie sulla Terra. Anche se la vostra fede nell’umanità sta vacillando, vale la pena preoccuparsi”.
A fornire una visione alternativa dell’accaduto è invece l’editore del New York Times e conduttore della CNBC Andrew Ross Sorkin, secondo cui “È probabile che l’aereo fosse solo in fase di riposizionamento, cioè che fosse fermo in un aeroporto e poi fosse stato spostato in un altro per far salire i passeggeri”.
La spiegazione di Sorkin non ha gli utenti di Twitter e uno di loro gli ha prontamente risposto: “è comunque un volo breve e dispendioso, con o senza passeggeri. È esilarante che tu consideri il tuo lavoro difendere gli assurdi eccessi dei miliardari”.
L’anno scorso Jack Sweeney, uno studente universitario di 19 anni esperto di tecnologia, ha fondato l’account Twitter @ElonsJet, che fornisce aggiornamenti regolari sui voli effettuati dall’uomo più ricco del mondo sul suo aereo privato. Musk, che ha dichiarato come il sito fosse un rischio per la sicurezza, era talmente allarmato dall’account Twitter di Sweeney che l’anno scorso ha contattato lo studente offrendogli 5.000 dollari per eliminarlo. Il ragazzo ha rifiutato l’offerta e rilanciato a 50.000 dollari: una cifra che Musk si è rifiutato di pagare.
Oltre a ricoprire il ruolo di CEO di Tesla e SpaceX, Musk è anche il fondatore e l’amministratore delegato di The Boring Company, un’impresa di scavo di tunnel che crea progetti per il trasporto sotterraneo di automobili, fondata dopo essersi stancato del traffico di Los Angeles.