Ricorso. È questa la strada che i legali hanno scelto per Brittney Griner, la stella del basket americano condannata al carcere in Russia con l’accusa di contrabbando di droga.
Maria Blagovolina, partner dello studio che ha rappresentato la Griner, ha confermato l’appello del verdetto, emesso questo mese dal tribunale della città di Khimki, alle porte di Mosca. Il team ha fatto sapere che il ricorso richiederà probabilmente fino a tre mesi per essere giudicato, mentre i funzionari russi hanno dichiarato che tutte le vie legali devono essere esaurite prima che si possa discutere di un potenziale scambio di prigionieri.
É stato in questo fine settimana che il diplomatico russo Aleksandr Darchiev, direttore del dipartimento nordamericano del Ministero degli Esteri russo, ha confermato come i negoziati politici con gli Stati Uniti siano già in corso.
Uno dei russi di cui Mosca chiede il rilascio è proprio Viktor Bout, il trafficante d’armi chiuso nelle carceri americane. L’amministrazione Biden si è offerta di liberarlo in cambio di Griner e di Paul Whelan, detenuto per presunto spionaggio dal 2018.
Il caso della Griner, che a febbraio è stata trattenuta in un aeroporto russo con l’accusa di trasportare cartucce da svapo con olio di hashish nel suo bagaglio, è rimasto invischiato nel deterioramento delle relazioni tra Russia e Stati Uniti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Questo mese, un giudice russo ha condannato la Griner a nove anni di reclusione in una colonia penale. I funzionari americani hanno dichiarato che la ragazza è stata “detenuta ingiustamente” e che il suo processo è stato motivato politicamente.